PREMESSA MOTIVAZIONE
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- Gianmaria Riccardi
- 5 anni fa
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2 PREMESSA L Italia, come altri paesi europei, vive questo nuovo millennio in un clima di crescente migrazione e di presenze di mondi diversi fra contesti locali che si arricchiscono di lingue, profumi, sapori e colori dalle provenienze più svariate. Nell attuale quadro sociale, l incontro con l altro, con il diverso non è più limitato ad episodi sporadici, ma rientra nelle situazioni di vita quotidiana. La presenza di alunni stranieri è un dato ormai strutturale del nostro sistema scolastico, un occasione di cambiamento, un impegno e un opportunità a mettere in atto progetti di integrazione e di arricchimento - approfondimento del sapere. La scuola è il luogo privilegiato per l incontro, il confronto e l interazione, ma è anche un ottimo canale per la trasmissione e la costruzione di modelli culturali. Accogliendo le differenze di lingua e cultura degli alunni stranieri, come valori che favoriscono la conoscenza, la scuola italiana promuove iniziative e attività interculturali, tutelando nello stesso tempo la cultura e la lingua d origine. La scuola, pertanto, trovandosi ad accogliere i figli degli extracomunitari deve favorire la loro integrazione, in quanto ogni alunno di qualsiasi razza, cultura o religione, o stato sociale provenga deve avere la possibilità di integrarsi nell esperienza educativa che la scuola offre; il termine intercultura indica, dunque, la costruzione di una società che viene fuori dalle interazioni fra gruppi di persone di diversa cultura, la scuola deve portare ogni alunno alla presa di coscienza della realtà e stimolarlo a trasformare le diversità personali dei compagni in risorse educative e didattiche per tutti. MOTIVAZIONE Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini a vivere la multiculturalità in una prospettiva interculturale che salvaguarda l unicità di ciascuna persona ed una prospettiva inclusiva che rende significativa l esperienza scolastica di ciascuno, indipendentemente dalle diversità culturali della sua etnia. La scuola, in quanto comunità educante ed inclusiva infatti, valorizza da un lato la singolarità dell identità culturale di ciascun bambino e, dell altro, l appartenenza ad una collettività ampia e composita, con l intento di formare i futuri cittadini de mondo. L inclusione e l integrazione sono traguardi raggiungibili se si mettono in campo dinamiche interculturali che passano attraverso la conoscenza e il confronto tra le diverse culture che i bambini vivono e raccontano nella loro biografia familiare e sociale. Trattare quindi i temi interculturali, sia sugli aspetti cognitivi, nei contenuti, che relazionali, consente a tutti i bambini, stranieri e non, di sentirsi maggiormente riconosciuti nella loro unicità,
3 per costruire insieme, tra pari e con adulti, insegnanti e mediatori,giorno dopo giorno, una scuola veramente e consapevolmente accogliente, integrativa ed interculturale. FINALITA Il progetto ha lo scopo di promuovere l integrazione sociale delle persone di diversa etnia, in un ottica di rispetto delle differenze e di tolleranza. Il compito degli insegnanti è quello di lavorare per la costruzione di un clima favorevole al dialogo e alla cooperazione tra alunni italiani e stranieri, caratterizzato da: Scambi di esperienze e opinioni; Ricerca di similitudini nelle diversità; La cultura musicale dei diversi paesi europei; La collaborazione e il confronto a livello professionale ed umano. L ambiente scolastico,quindi, deve essere strutturato in modo che nessuno sia offeso ed escluso per i valori, le credenze e i principi che possiede. Il progetto dell educazione interculturale comincia dalla valorizzazione della cultura di ogni alunno,coinvolgendo tutti nel processo di ridefinizione culturale. Le proposte didattiche si richiamano alla vita quotidiana, sostenendo l attenzione, l impegno a risolvere il problema, la curiosità e la creatività dei bambini per trovare strategie di adattamento. In questo modo ogni bambino viene incoraggiato ad attingere al suo personale bagaglio di saperi e abilità con lo scopo di integrarli, incrementarli, grazie alla sollecitazione di situazioneproblema/compito/progetto e all interazione con i compagni e l insegnante. OBIETTIVI FORMATIVI Educare alla multicultura attraverso la conoscenza di alcuni aspetti di culture extraeuropee; Sviluppare una personalità curiosa, attenta, disponibile, democratica, sensibile, rispettosa dell altro; Sviluppare la consapevolezza che siamo tutti uguali e tutti diversi; Comprendere che la diversità è una ricchezza; Facilitare l inserimento sociale e scolastico degli alunni extracomunitari; Accogliere la diversità culturale attraverso i valori del rispetto e della tolleranza; Favorire la valorizzazione della diversità culturale e della dimensione internazionale;
4 Promuovere atteggiamenti di apertura e d inclusione nei confronti dell altro; Promuovere l educazione alla legalità e alla solidarietà; Conoscere caratteristiche fisiche e abitudini di vita di altre etnie; Conoscere tradizioni, usanze e leggende del mondo; Favorire la curiosità e la conoscenza verso la nostra cultura e la cultura di altri popoli superando gli stereotipi e i pregiudizi; Promuovere e favorire la partecipazione attiva delle famiglie affinché il coinvolgimento in alcune esperienze didattiche sia di aiuto e continuità scuola-casa. OBIETTIVI SPECIFICI Saper ascoltare i racconti delle tradizioni popolari differenti,; Promuovere il gioco, la curiosità e la libera esplorazione come risorse naturali e come diritto del bambino; Scoprire le uguaglianze e le differenze partendo dall ambiente naturale, dai bambini dello stesso Paese e tra le diverse etnie, per arrivare a conoscere altre caratteristiche che ci accomunano; Conoscere le tradizioni delle feste religiose e folkloristiche/musicali abbinate agli antichi sapori culinari intesi come patrimonio di una gastronomia locale; Conoscere ed apprezzare i valori dell amicizia, della solidarietà, della pace; Chiedere e dare informazioni sulla propria identità. METODOLOGIA Il percorso metodologico - didattico vedrà l utilizzazione da parte dei docenti di tutti i linguaggi verbali e non, iconografici, musicali, motori, che di volta in volta, attraverseranno trasversalmente/verticalmente tutte le discipline; saranno organizzati laboratori di creatività, di drammatizzazione, di danza e canto, di musica, di ascolto e di lettura. Verranno organizzate attività di socializzazione, giochi e lavori di gruppo, situazioni di domande/risposte, problem solving, momenti di discussioni mirate, riflessioni personali e di gruppo. Il progetto prevede principalmente un percorso di attività laboratoriale di scoperta e di conoscenza di alcuni paesi di provenienza dei bambini che frequentano la nostra scuola: Bulgaria Romania Svizzera - Marocco, in particolare per conoscerne la cultura, la lingua, le religioni, le usanze e le tradizioni con approcci a livello conoscitivo e di scoperta, ludico-espressivo, linguistico e creativo costruttivo.
5 ATTIVITA Ogni attività dovrà essere strutturata prevedendo: uno svolgimento creativo e divertente che aumenti le pregresse conoscenze ed abilità e che possa coinvolgere tutti i bambini attraverso l utilizzo di molteplici linguaggi espressivi, favorendo così la collaborazione tra gli alunni stranieri e gli alunni italiani al fine di stimolare l integrazione e la coesione nel gruppo. Importante sarà, inoltre, stimolare i bambini stranieri più timidi o con difficoltà a fare delle domande, magari chiedendo ad un compagno italiano di fargli la domanda. Si potranno svolgere le seguenti attività: Accoglienza per gli alunni neo arrivati; Brevi narrazioni a sfondo interculturale; Lettura di fiabe, filastrocche, racconti di altri paesi; Lettura e giochi con immagini (disegni, fotografie, libri, giochi strutturati ad esempio il memory) per apprendere il nome delle cose, per costruire sinteticamente frasi, per comunicare ed interagire; Attività creative, grafiche e pittoriche; Memorizzazione di filastrocche, giochi, cibi, danze e canti; Giochi per l interazione e la socializzazione, in particolare giochi in : Romania, Bulgaria, Svizzera, Marocco. Il rispetto dei diritti del bambino in altri paesi. Destinatari I bambini di tutte le classi dei tre ordini di scuola. Si prevede inoltre la collaborazione di : Collaboratori scolastici Famiglie
6 VERIFICA E VALUTAZIONE I docenti si serviranno di osservazioni sistematiche ed occasionali per valutare gli alunni e il loro coinvolgimento verso gli argomenti proposti. Inoltre, i giochi, la lettura delle immagini, i momenti di conversazione/discussione permetteranno agli insegnanti di procedere ad una valutazione sommativa sia sul gruppo che sul singolo alunno. L insegnante inoltre, osserverà il bambino in itinere e registrerà le competenze acquisite: uso delle varie tecniche proposte per lo svolgimento delle attività programmate; coinvolgimento e partecipazione nelle varie situazioni; interventi spontaei e coerenti con gli argomenti trattati; produzione di schede operative. Gli elaborati dei bambini e dei ragazzi, le relazioni di gruppo instaurate e l entusiasmo da essi manifestato saranno indicativi delle abilità acquisite e dell interesse riscosso dalle attività proposte. La prima tappa del progetto prevederà un musical natalizio e a conclusione dell anno scolastico ci sarà una manifestazione finale. Gli alunni si esibiranno in drammatizzazioni teatrali, filastrocche, poesie, canti e balli dei Paesi coinvolti. Filandari, 30/10/2017 La referente del progetto Ins. Francesca Brescia
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