Esperimento scientifico: SI PUÒ CUCINARE UNA TORTA SONORA
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- Mattia Nobile
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1 Esperimento scientifico: SI PUÒ CUCINARE UNA TORTA SONORA Realizzato dagli allievi della Sezione Primavera e dalle sez. A e C della Scuola dell Infanzia PROBLEMA: La mamma del folletto Giulio* cucina delle torte che non solo sono squisite e mandano un profumo delizioso ma... mentre si mangiano, queste, mandano anche un suono meraviglioso. Le torte che, invece, cuciniamo noi sono squisite, hanno un profumo delizioso ma... non sono sonore. Facciamo un esperimento scientifico: PROVIAMO A CUCINARE UNA TORTA SONORA INGREDIENTI: farina, zucchero, lievito, latte, olio e... uno stereo con un CD di musica classica. ESECUZIONE: Impastare tutti gli ingredienti mentre, nel silenzio, si ascolta musica classica. RISULTATO ATTESO: Quando la torta sarà cotta verrà mangiata ma oltre al buon sapore e al profumo delizioso si ascolterà una musica meravigliosa provenire dal dolce. * Il Folletto Giulio è il personaggio che fa da sfondo integratore alle attività didattiche del anno scolastico 2008/2009 L esperimento scientifico che vi presentiamo poterebbe far ridere molti e venir preso come un non esperimento, un gioco... Del resto, molti potrebbero pensare: Con bambini di età compresa tra i due e i sei anni come si può fare scienze e tanto più esperimenti
2 scientifici! Anche l argomento trattato è un gioco... è impossibile, lo sanno tutti che una torta non può suonare quando viene mangiata! E inutile fare l esperimento... E no! E proprio dal principio per il quale non si deve dare niente per scontato che parte e si sviluppa il pensiero che è alla base della ricerca scientifica, parlo proprio della ricerca scientifica vera, quella dei premi Nobel, per intendersi. Eppure, è questa l età più favorevole per insegnare le scienze, perché è a questa età che le strutture celebrali maturano come mai succederà in tutto il resto della vita e, quindi, è proprio nella prima infanzia che l adulto deve intervenire per sostenere e favorire tale sviluppo. Ma come? E proprio questo il punto, come? Il modo migliore è proprio quello di partire dal punto di vista del bambino individuando le modalità più adatte alle sue conoscenze, ai suoi interessi alle sue capacità fisiche e psichiche. Parte da questo assunto l esperimento scientifico che viene qui presentato. Esso per le persone coinvolte, sia esse bambini che adulti, non è stato solo un gioco, un racconto fantastico, una bella esperienza comunitaria ma è stato anche e soprattutto un vero e proprio esperimento scientifico che aveva lo scopo, innanzitutto, di aiutare il bambino, in un contesto educativo progettuale a lungo termine, a pensare; a riflettere sul mondo che lo circonda; a distinguere la realtà dalla fantasia; a non dare niente per scontato ma a verificare ogni cosa che accade intorno a lui; a trasformare lo studio faticoso in un bellissimo momento da condividere insieme nel quale si può anche trovare il modo di scherzare e divertirsi, dove le idee di ognuno (bambino e adulto) divengono bagaglio culturale di tutti. Dove gli insegnanti non sono solo coloro che detengono il sapere; coloro che passano questo sapere dalle loro menti sapienti alle menti ignoranti degli allievi; coloro che, alla fine, verificano la quantità di sapere raccolto dalle menti degli alunni dopo l azione didattica e, infine, valutano l allievo con un voto (fatto sottoforma di giudizio o di numero) che divide in due categorie l allievo bravo da quello che non lo è. Gli insegnanti, in questa esperienza, sono invece dei registi (come dicono gli Orientamenti della Scuola Materna del 1991), che progettano ogni cosa non come belle esperienze a se stanti ma come esperienze che, durante tutto l anno scolastico, si snodano in continuità l una dall altra in modo che, pur stimolando e aiutando il bambino a sviluppare ogni aspetto della sua personalità, si articolano armoniosamente dentro uno sfondo unitario che integra e da significato a tutte le attività educative e didattiche svolte durante l intero anno scolastico. L insegnante organizza, quindi, ogni cosa in modo da sembrare un bellissimo gioco, nel quale però niente succede a caso ma ogni aspetto dell attività serve per raggiungere gli obiettivi prefissati. A questo punto mi viene voglia di inserire qui la programmazione educativa e didattica annuale e gli agganci che ogni azione, gesto, immagine dell esperimento presentato ha con gli obiettivi in essa prefissati ma il lungo elenco potrebbe risultare noioso e insignificante per i più. Inoltre, l esperimento non è servito solo per aiutare i bambini a favorire ed a sviluppare conoscenze e competenze ma anche a verificare e valutare le conoscenze acquisite, senza che ciò avvenisse in un contesto asettico e, quindi, poco adatto ai bambini di questa fascia d età. Infine, la documentazione fotografica dell esperienza fatta serve agli allievi anche per ricordare e, quindi, riflettere, e per rielaborare, modificare e migliorare il lavoro svolto in vista di un altra esperienza futura più coinvolgente e significativa.
3 La mamma del folletto Giulio cucina delle torte che non solo sono squisite e mandano un profumo delizioso ma... mentre si mangiano, queste, mandano anche un suono meraviglioso.. Le torte che, invece, cuciniamo noi sono squisite, hanno un profumo delizioso ma... non sono sonore Insieme progettiamo l esperimento: - Cosa occorre e cosa dobbiamo fare per realizzare una torta sonora? -
4 Iniziamo la raccolta di tutti i materiali che ci occorrono: farina, latte, uova, olio... e musica! Passano i ragazzi della quarta classe della scuola primaria che ci chiedono: - Cosa state facendo? noi: - Vogliamo cucinare una torta sonora! loro: - Ma non e possibile! non esistono torte sonore!!! noi: - Siete sicuri? L avete sperimentata scientificamente? loro: - No! noi: - E, allora, non siete sicuri! Per questo noi faremo l esperimento.
5 Iniziamo, quindi, ad impastare tutti gli ingredienti mentre lo stereo ci fa ascoltare musica classica
6 Alla fine la torta e pronta per essere messa nel forno. Ora che la torta è cotta verificheremo se è vera o falsa la teoria per cui una torta non può essere sonora
7 - Ragazzi silenzio! Questo e il momento della verità... suonerà o non suonerà la nostra torta mentre la mangiamo? - Certo che la torta è veramente buona... ma quanto a suonare... cosa dite voi ragazzi? - Io non sento niente... e tu? - Io neppure! - Quindi, la musica non puo entrare in una torta! Una torta non puo suonare!!!
8 - Però se assaggiamo proprio tutte le mollichine forse... - Sì... ora sentiamo una musica meravigliosa! - Per sentirla, però, bisogna accendere la fantasia! - Con la fantasia la musica si potrà ascoltare ovunque intorno a noi anche nella torta!!! - Quindi, una torta può essere sonora solo con la fantasia (le maestre non sentono niente!!!... forse perché, loro non sono più capaci ad entrare nel mondo della fantasia!) FINE
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