Teoremi fondamentali dell'analisi Matematica versione 1
|
|
- Aureliana Cattaneo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Teoremi fondamentali dell'analisi Matematica versione 1 Roberto Boggiani 7 novembre Richiami di geometria analitica Dalla geometria analitica sulla retta sappiamo che dati due punti del piano A(x 1, y 1 ) e B(x 2, y 2 ) con x 1 x 2 la retta passante per questi due punti ha per equazione y y 1 = m(x x 1 ) ed il valore di m ossia del coeciente angolare della retta sarà dato da m = y 2 y 1 x 2 x 1 Ad esempio se si vuole trovare l'equazione della retta passante per i punti A(1, 3) e B(2, 4) procediamo come segue: troviamo l'equazione della retta passante per il punto A che sarà data da y 3 = m(x 1) troviamo il valore del coeciente angolare della retta passante per A e B che sarà dato da l'equazione della retta cercata sarà data da m = = 1 y 3 = 1(x 1) ossia y = x Signicato geometrico della derivata La derivata di una funzione f(x) calcolata in un punto x 0 ha un signicato geometrico ben preciso. Se consideriamo due punti di coordinate A[x 0, f(x 0 )] B[x 0 + h, f(x 0 + h)] sappiamo che la quantità RI(x 0 ) = f(x 0 + h) f(x 0 ) h coincide con il coeciente angolare della retta passante per i punti A e B ossia si avrà che: m = RI(x 0 ) = f(x 0 + h) f(x 0 ) h 1
2 4 Teoremi fondamentali del calcolo dierenziale Al tendere di h a 0 il punto B si muove sulla curva f(x) avvicinandosi sempre di più al punto A e la retta passante per i punti A e B viene a coincidere con la retta tangente la funzione nel punto A. Ora se f(x) è derivabile in x 0 si avrà che: e quindi si avrà che: f (x 0 ) = lim h 0 RI(x 0 ) = lim h 0 f(x 0 + h) f(x 0 ) h m = f (x 0 ) Da questo fatto possiamo dire che la derivata della funzione f(x) calcolata nel punto x 0 è uguale al coeciente angolare della retta tangente la funzione stessa nel punto x 0 Da queste considerazioni di carattere geometrico è anche immediato calcolare l'equazione di una retta tangente una funzione in un suo punto particolare. Il procedimento da seguire è illustrato nel seguente esempio. Calcolare l'equazione della retta tangente la funzione f(x) = x 3 nel punto di ascissa x 0 = 2. Il punto di tangenza sarà dato allora da: (x 0, f(x 0 )) = (2, 8) e quindi l'equazione della retta passante per questo punto sarà data da: y 8 = m(x 2) Il valore di m si ottiene dunque calcolando la derivata della funzione f(x) = x 3 nel punto x 0 = 2 e sarà data da: m = f (2 + h) 3 8 (2) = lim = 12 h 0 h da cui l'equazione della retta tangente cercata sarà data da: y 8 = 12(x 2) 3 Derivabilità e continuità Fino a questo punto non abbiamo detto nulla circa la continuità delle funzioni di cui stiamo studiando la derivabilità. Vale a tal proposito il seguente: Teorema 3.1 Se una funzione f(x) denita in un insieme A R è derivabile nel punto X 0 A allora in tale punto essa è anche continua. In base a questo teorema si avrà allora che la derivabilità di una funzione ne implica anche la continuità. Parlare quindi di funzioni derivabili signica sottointendere che tali funzioni sono anche continue nel loro dominio di denizione. 4 Teoremi fondamentali del calcolo dierenziale I teoremi fondamentali del calcolo dierenziale sono di fondamentale importanza per le applicazioni della teoria delle derivate alla ricerca dei massimi e dei minimi assoluti, nonchè della crescenza e decrescenza di una funzione. Essi sono i seguenti: Teorema 4.1 (di Rolle) Data una funzione f(x) avente come dominio [a, b] R e tale che: f(x) è continua in [a, b] f(x) è derivabile in ]a, b[ f(a) = f(b) allora esiste almeno un punto x 0 interno ad [a, b] in cui f (x 0 ) = 0 Se le ipotesi del teorema di Rolle sono vericate esisterà sicuramente un punto di coordinate[x 0, f(x 0 )] il cui la tangente ad f(x) è parallela all'asse delle ascisse. Teorema 4.2 (di Lagrange) Data una funzione f(x) avente come dominio [a, b] R e tale che: derivate 2 rb
3 5 Ricerca dei punti di massimo e di minimo assoluti di una funzione f(x) è continua in [a, b] f(x) è derivabile in ]a, b[ allora esiste almeno un punto x 0 interno ad [a, b] in cui f (x 0 ) = f(b) f(a) b a Se le ipotesi del teorema di Lagrange sono vericate esisterà sicuramente un punto di coordinate[x 0, f(x 0 )] il cui la tangente ad f(x) è parallela alla retta passante per i punti [a, f(a)] e [b, f(b)]. Teorema 4.3 (dei punti di massimo e minimo relativi) Data una funzione f(x) avente come dominio A R e tale che: f(x) è continua in A f(x) è derivabile nei punti interni ad A se x 0 è un punto interno ad interno ad A di massimo o di minimo relativo allora f (x 0 ) = 0 Vogliamo notare che questo teorema non è invertibile ossia può accadere che per un punto x 0 interno ad A sia f (x 0 ) = 0 senza che necessariamente x 0 sia un punto di minimo o di massimo relativo. L'esempio classico che viene fatto riguarda la funzione f(x) = x 3 che ha per derivata f (x) = 3x 2. Notiamo che l'equazione 3x 2 = 0ha per soluzione x 0 = 0 ma tale punto non è di massimo o di minimo relativo in quanto in tale punto la funzione è crescente come si denota dal graco della funzione f(x) = x 3. Teorema 4.4 (dei punti di esso) Data una funzione f(x) avente come dominio A R e tale che: f(x) è continua in A f(x) è derivabile almeno due volte nei punti interni ad A se x 0 è un punto interno ad interno ad A di esso allora f (x 0 ) = 0 Vogliamo notare che questo teorema non è invertibile ossia può accadere che per un punto x 0 interno ad A sia f (x 0 ) = 0 senza che necessariamente x 0 sia un punto di esso. 5 Ricerca dei punti di massimo e di minimo assoluti di una funzione Un problema molto importante che si pone nelle applicazioni è quello relativo alla ricerca dei punti di massimo e di minimo assoluto di una funzione. Per arontare in maniera adeguata la soluzione di questo problema sarà opportuno richiamare il seguente: Teorema 5.1 (di Weierstrass) Ogni funzione f(x) continua in intervallo chiuso e limitato [a, b] ammette il massimo e il minimo assoluto. Quindi se la funzione f(x) è: continua denita in un intervallo chiuso e limitato [a, b[ f(x) ammette sia il minimo che il massimo assoluto. Per la ricerca dei punti di massimo e di minimo assoluti in un intervallo qualsiasi vae invece il seguente: Teorema 5.2 (della ricerca degli estremi assoluti) Data una funzione f(x) avente come dominio A R gli eventuali punti di massimo e di minimo sono da ricercarsi: negli estremi dell'intervalloa nei punti interni ad A in cui f (x) = 0 nei punti interni ad A in cui f(x) non è derivabile Ciò signica allora che la ricerca dei punti di massimo e di minimo assoluti di una funzione dovrà essere ricondotta ai seguenti punti: derivate 3 rb
4 5 Ricerca dei punti di massimo e di minimo assoluti di una funzione gli estremi dell'intervallo di denizione della funzione stessa nei punti interni ad A in cui f (x) = 0 i punti interni ad A in cui f(x) non è derivabile Detti x 1, x 2, x 3, 1,..., x n tali punti si avrà che: il massimo assoluto sarà dato dal valore f(x i ) con i = 1..n che presenterà il valore più elevato, mentre il corrispondente valore di x i sarà detto punto di massimo assoluto il minimo assoluto sarà dato dal valore f(x i ) con i = 1..n che presenterà il valore più basso, mentre il corrispondente valore di x i sarà detto punto di minimo assoluto Vediamo ora alcuni esempi. Si avrà che: Trovare il massimo e il minimo assoluto della funzione f(x) = x 2 denita in D f : [ 3, 5]. Notiamo prima di tutto che la funzione così denita soddisfa alle ipotesi del teorema di Weierstrass e quindi siamo certi dell'esistenza del massimo e del minimo assoluto. I punti di massimo e di minimo assoluto sono allora da ricercarsi tra: gli estremi dell'intervallo di denizione della funzione ossia tra i punti { 3, 5} nei punti interni a D f il cui la derivata prima si annulla ossia essendo f (x) = 2x nei punti per cui 2x = 0 ossia nel punto {0} nei punti interni a D f in cui la funzione non è derivabile. Nel nostro caso non esistono punti appartenenti a questa categoria. I punti di massimo e di minimo assoluto sono allora solamente i seguenti { 3, 0, 5} ed avendosi che possiamo concludere che f( 3) = 9 f(0) = 0 f(5) = 25 il massimo vale 25 mentre il punto di massimo è 5 il minimo vale 0 mentre il punto di minimo è 0 Trovare il massimo e il minimo assoluto della funzione f(x) = 3 x denita in D f : [ 8, 8]. Notiamo prima di tutto che la funzione così denita soddisfa alle ipotesi del teorema di Weierstrass e quindi siamo certi dell'esistenza del massimo e del minimo assoluto. I punti di massimo e di minimo assoluto sono allora da ricercarsi tra: gli estremi dell'intervallo di denizione della funzione ossia tra i punti { 8, 8} nei punti interni a D f il cui la derivata prima si annulla ossia essendo f (x) = si vede x2 che tale derivata non si annulla in alcun punto appartenente al dominio della funzione nei punti interni a D f in cui la funzione non è derivabile. Nel nostro caso si nota che a tale categoria appartiene solamente il punto {0} I punti di massimo e di minimo assoluto sono allora solamente i seguenti { 8, 0, 8} ed avendosi che possiamo concludere che f( 8) = 2 f(0) = 0 f(8) = 2 il massimo vale 2 mentre il punto di massimo è 8 il minimo vale 0 mentre il punto di minimo è 0 derivate 4 rb
5 7 Ricerca dei punti di massimo e minimo relativi: primo metodo 6 Ricerca degli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione Per la ricerca degli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione vale il seguente: Teorema 6.1 (della crescenza e decrescenza) Data una funzione f(x) avente come dominio A R se tale funzione è derivabile nei punti interni ad A si avrà allora che: se per ogni punto x interno ad A f (x) > 0 allora f(x) è crescente in A se per ogni punto x interno ad A f (x) < 0 allora f(x) è descrescente in A Tale teorema anche se molto semplice nella sua formulazione può dar adito a problemi in sede di applicazione. Facciamo allora se seguenti osservazioni: per poter essere applicato devono essere soddisfatte tutte le sue ipotesi in particolare si fa notare la completa derivabilità della funzione nei punti interni ad A si noti che se f(x) è crescente in A allora in ogni punto interno ad A si avrà che f (x) 0 e quindi in teorema dato non potrà essere invertito si noti che se f(x) è descrescente in A allora in ogni punto interno ad A si avrà che f (x) 0 e quindi in teorema dato non potrà essere invertito nelle applicazioni non accade quasi mai di trovare una funzione totalmente crescente o decrescente nel suo dominio, quindi il teorema sarà applicato in sotto intervalli del dominio di f(x) Vediamo alcuni esempi relativi alla ricerca degli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione. Si avrà: data la funzione f(x) = x(x+1) 2 avente come dominio R la sua derivata è data da f = 3x 2 +4x+1. Si nota quindi che anche la derivata ha come dominio R, e quindi la funzione è continua e derivabile in tutto il suo dominio di esistenza. Per trovare gli intervalli di crescenza e decrescenza dobbiamo allora risolvere la disequazione: 3x 2 + 4x + 1 > 0 da cui possiamo dedurre che: la funzione è crescente negli intervalli ], 1[ ] 1 3, + [ la funzione è decrescente nell'intervallo ] 1 3, 1[ data la funzione f(x) = ln(x) avente come dominio R + la sua derivata è data da f = 1 x. Si nota quindi che anche la derivata ha come dominio R, e quindi la funzione è continua e derivabile in tutto il suo dominio di esistenza. Per trovare gli intervalli di crescenza e decrescenza dobbiamo allora risolvere la disequazione: 1 x > 0 da cui possiamo dedurre che la funzione è sempre crescente in tutto il suo dominio di esistenza 7 Ricerca dei punti di massimo e minimo relativi: primo metodo Per la ricerca dei punti di massimo e minimo relativi e dei essi a tangente orizzontale vale il seguente: Teorema 7.1 Data una funzione f(x) avente come dominio A R se tale funzione è derivabile nei punti interni ad A ed x 0 è un punto interno ad A tale che f (x 0 ) = 0 si avrà allora che: se f (x) < 0 in un intorno sinistro di x 0 ed f (x) > 0 in un intorno destro di x 0, allora x 0 è un punto di minimo relativo se f (x) > 0 in un intorno sinistro di x 0 ed f (x) < 0 in un intorno destro di x 0, allora x 0 è un punto di massimo relativo se f (x) < 0 in un intorno sinistro di x 0 ed f (x) < 0 in un intorno destro di x 0, allora x 0 è un punto di esso discendente a tangente orizzontale derivate 5 rb
6 8 Ricerca dei punti di massimo e minimo relativi: secondo metodo se f (x) > 0 in un intorno sinistro di x 0 ed f (x) > 0 in un intorno destro di x 0, allora x 0 è un punto di esso ascendente a tangente orizzontale Tale teorema anche se molto semplice nella sua formulazione può dar adito a problemi in sede di applicazione. Facciamo allora se seguenti osservazioni: per poter essere applicato devono essere soddisfatte tutte le sue ipotesi in particolare si fa notare la completa derivabilità della funzione nei punti interni ad A il teorema permette di trovare i punti di massimo e di minimo relativi interni ad A, si ricorda per inciso che eventuali punti di massimo e di minimo relativi per una funzione si possono trovare anche agli estremi del dominio se la funzione è denita in un intervallo chiuso e limitato di R si noti che tale teorema è molto potente in quanto risulta valido anche se la funzione non è derivabile in x 0 basta solo che in tale punto essa sia continua tale teorema da solo una condizione suciente per la ricerca dei punti dei massimi e di minimo relativi, posso infatti esistere dei punti che non soddisfano tale teorema ma che sono in ogni caso o punti di massimo o punti di minimo relativi per la funzione oggetto di studio Vediamo ora un esempio di applicazione di tale teorema. Se si devono trovare i punti di massimo e di minimo relativi della funzione f(x) = x 3 2x 2 + x 1 avente come dominio R dobbiamo prima di tutto calcolare la sua derivata prima data da f (x) = 3x 2 4x + 1 che anch'essa ha come dominio R. La funzione è quindi continua e derivabile in tutto R. Risolviamo la disequazione: 3x 2 4x + 1 > 0 ottenendo come soluzioni ], 1 [ ]1, + [ 3 Ciò signica allora in base al teorema del presente paragrafo che: il punto x 0 = 1 3 è un punto di massimo relativo il punto x 0 = 1 è un punto di minimo relativo 8 Ricerca dei punti di massimo e minimo relativi: secondo metodo Per la ricerca dei punti di massimo e minimo relativi e dei essi a tangente orizzontale possiamo utilizzare anche un altro metodo derivante dal seguente: Teorema 8.1 Data una funzione f(x) avente come dominio A R se tale funzione è derivabile almeno tre volte nei punti interni ad A ed x 0 è un punto interno ad A tale che f (x 0 ) = 0 si avrà allora che: se f (x 0 ) = 0 ed f (x 0 ) > 0 allora x 0 è un punto di minimo relativo se f (x 0 ) = 0 ed f (x 0 ) < 0 allora x 0 è un punto di massimo relativo se f (x 0 ) = f (x 0 ) = 0 ed f (x 0 ) < 0 allora x 0 orizzontale è un punto di esso discendente a tangente se f (x 0 ) = f (x 0 ) = 0 ed f (x 0 ) > 0 allora x 0 è un punto di esso ascendente a tangente orizzontale Vediamo ora un esempio di applicazione di tale teorema riprendendo l'esempio relativo fatto nel precedente paragrafo. Se si devono trovare i punti di massimo e di minimo relativi della funzione f(x) = x 3 2x 2 + x 1 avente come dominio R dobbiamo prima di tutto calcolare la sua derivata prima data da f (x) = 3x 2 4x + 1 che anch'essa ha come dominio R. La funzione è quindi continua e derivabile in tutto R. Risolviamo l'equazione: 3x 2 4x + 1 = 0 ottenendo come soluzioni { } 1 3, 1 Calcoliamo allora la derivata seconda della f(x) data da f (x) = 6x 4 Essendo allora f ( 1 3) = 2 il punto x0 = 1 3 è un punto di massimo relativo f (1) = 2il punto x 0 = 1 è un punto di minimo relativo derivate 6 rb
7 10 Ricerca degli intervalli di concavità e di convessità di una funzione 9 Osservazione sulla ricerca dei massimi e dei minimi relativi Data una funzione f(x) avente come dominio A R con i metodi esposti nei paragra precedenti possiamo trovare i punti di massimo e di minimo relativo solamente se f(x) è derivabile in tutti i punti interni ad A. Potrebbe però accadere il caso in cui i punti di massimo e di minimo relativo si trovano anche negli estremi del dominio A della funzione f(x). Si consideri ad esempio la funzione f(x) = x + 1 avente come D f : [3, 5] la quale presenta il minimo relativo nel punto x 0 = 3 e il punto di massimo relativo nel punto x 0 = 5. Da quanto detto sarà quindi necessario ricordare che i punti di massimo e di minimo relativi di una funzione f(x) denita in un insieme A R potranno trovarsi: negli estremi dell'intervallo A nei punti interni ad A in cui f (x) = 0 item nei punti interni ad A in cui la funzione non è derivabile Precisiamo in ogni caso senza entrare in dettagli che nei casi in cui la funzione non è derivabile in qualche punto interno ad A in tali punti potremmo trovare: punti angolosi: se la derivata destra e quella sinistra calcolata in tali punti esistono ma sono diverse tra di loro punti di cuspidi: se il limite della derivata prima destra e sinistra per x che tende al punto di non derivabilità tendono ambedue a ma non segno diverso essi a tangente verticale: se il limite della derivata prima per x che tende al punto di non derivabilità tende o a + o a. 10 Ricerca degli intervalli di concavità e di convessità di una funzione Per la ricerca degli intervalli di concavità e di convessità di una funzione vale il seguente: Teorema 10.1 (della concavità e convessità) Data una funzione f(x) avente come dominio A R se tale funzione è derivabile almeno due volte nei punti interni ad A si avrà allora che: se per ogni punto x interno ad A f (x) > 0 allora f(x) è convessa in A se per ogni punto x interno ad A f (x) < 0 allora f(x) è concava in A Tale teorema anche se molto semplice nella sua formulazione può dar adito a problemi in sede di applicazione. Facciamo allora se seguenti osservazioni: per poter essere applicato devono essere soddisfatte tutte le sue ipotesi in particolare si fa notare la completa derivabilità no alla derivata seconda della funzione nei punti interni ad A si noti che se f(x) è convessa in A allora in ogni punto interno ad A si avrà che f (x) 0 e quindi in teorema dato non potrà essere invertito si noti che se f(x) è concava in A allora in ogni punto interno ad A si avrà che f (x) 0 e quindi in teorema dato non potrà essere invertito nelle applicazioni non accade quasi mai di trovare una funzione totalmente concava o convessa nel suo dominio, quindi il teorema sarà applicato in sotto intervalli del dominio di f(x) Vediamo alcuni esempi relativi alla ricerca degli intervalli di concavità e convessità di una funzione. Si avrà: data la funzione f(x) = x(x + 1) 2 avente come dominio R la sua derivata prima è data da f = 3x 2 + 4x + 1. La sua derivata seconda è invece data da f = 6x + 4 Si nota quindi che anche la derivata seconda ha come dominio R, e quindi la funzione è continua e derivabile in tutto il suo dominio di esistenza. Per trovare gli intervalli di concavità e di convessità dobbiamo allora risolvere la disequazione: 6x + 4 > 0 da cui possiamo dedurre che: derivate 7 rb
8 12 Teorema de L'Hospital la funzione volge la concavità verso l'alto nell'intervallo ] 2 3, + [ la funzione volge la concavità verso il basso nell'intervallo ] infty, 2 3 [ data la funzione f(x) = ln(x) avente come dominio R + la sua derivata prima è data da f = 1 x. La sua derivata seconda è invece data da f = 1 x Si nota quindi che anche la derivata seconda ha 2 come dominio R, e quindi la funzione è continua e derivabile in tutto il suo dominio di esistenza. Per trovare gli intervalli di concavità e di convessità dobbiamo allora risolvere la disequazione: 1 x 2 > 0 da cui possiamo dedurre che la funzione volge sempre la concavità verso il basso in tutto il suo dominio di esistenza 11 Ricerca dei punti di esso a tangente obliqua Per la ricerca dei punti di esso a tangente obliqua vale il seguente: Teorema 11.1 (della ricerca dei punti di esso a tangente obliqua) Data una funzione f(x) avente come dominio A R se tale funzione è derivabile almeno due volte nei punti interni ad A ed x 0 è un punto interno ad A tale che f (x 0 ) 0 ed f (x 0 ) = 0 si avrà allora che: se f (x) < 0 in un intorno sinistro di x 0 ed f (x) > 0 in un intorno destro di x 0, allora x 0 è un punto di esso ascendente a tangente obliqua se f (x) > 0 in un intorno sinistro di x 0 ed f (x) < 0 in un intorno destro di x 0, allora x 0 è un punto di esso discendente a tangente obliqua se f (x) < 0 in un intorno sinistro di x 0 ed f (x) < 0 in un intorno destro di x 0, allora in x 0 la funzione è concava se f (x) > 0 in un intorno sinistro di x 0 ed f (x) > 0 in un intorno destro di x 0, allora in x 0 la funzione è convessa 12 Teorema de L'Hospital In certi casi di indeterminazione visti nel calcolo dei limiti possiamo applicare per il calcolo degli stessi un teorema molto importante detto teorema de l'hospital. Tale teorema aerma che: Teorema 12.1 (de l'hospital) Se f(x) e g(x) sono due funzioni continue in [a, b] e derivabili in ]a, b[, escluso al più il punto x 0 ]a, b[, con g (x) 0 x ]a, b[ x x 0 f(x 0 ) = 0 e g(x 0 ) = 0 oppure f(x 0 ) = e g(x 0 ) = e se esite nito il: allora esiste anche: e risulta che: f (x) lim x x 0 g (x) f(x) lim x x 0 g(x) f (x) lim x x 0 g (x) = lim f(x) x x 0 g(x) Bisoghna stare molto attenti nella applicazione di questo teorema in quanto tutte le sue ipotesi devono essere vericate prima di poterlo applicare (e sono molte). Vediamo un esempio di applicazione. Sia da calcolare il seguente: 1 e x lim = 0 x 0 x 0 si verica facilmente che tutte le ipotesi sono vericate e quindi calcoliamo: e x lim = 1 x 0 1 quindi esistendo il limite del rapporto delle derivate, tale limite sarà uguale a quello cercato. derivate 8 rb
9 Indice Indice Indice 1 Richiami di geometria analitica 1 2 Signicato geometrico della derivata 1 3 Derivabilità e continuità 2 4 Teoremi fondamentali del calcolo dierenziale 2 5 Ricerca dei punti di massimo e di minimo assoluti di una funzione 3 6 Ricerca degli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione 5 7 Ricerca dei punti di massimo e minimo relativi: primo metodo 5 8 Ricerca dei punti di massimo e minimo relativi: secondo metodo 6 9 Osservazione sulla ricerca dei massimi e dei minimi relativi 7 10 Ricerca degli intervalli di concavità e di convessità di una funzione 7 11 Ricerca dei punti di esso a tangente obliqua 8 12 Teorema de L'Hospital 8 derivate 9 rb
QUESITI DI ANALISI Derivate versione senza graci
QUESITI DI ANALISI Derivate versione senza graci Dai la denizione di derivata di una funzione f(x) in un punto x 0, illustra il suo signicato geometrico e serviti di tale denizione per dimostrare che f
DettagliEsempi di QUESITI sulle derivate con risoluzione
Esempi di QUESITI sulle derivate con risoluzione 1 Sia data una funzione f(x) continua nel punto x 0 : allora essa è anche derivabile in x 0? Se invece l'ipotesi prevede che f(x) è derivabile in x 0, si
DettagliLe derivate versione 4
Le derivate versione 4 Roberto Boggiani 2 luglio 2003 Riciami di geometria analitica Dalla geometria analitica sulla retta sappiamo ce dati due punti del piano A(x, y ) e B(x 2, y 2 ) con x x 2 la retta
DettagliEsercitazioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA 1 Facoltà di Architettura Anno Accademico 2005/2006
Esercitazioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA 1 Facoltà di Architettura Anno Accademico 005/006 Antonella Ballabene SOLUZIONI -14 marzo 006- SCHEMA per lo STUDIO di FUNZIONI 1. Dominio della funzione f)..
Dettagli10 - Applicazioni del calcolo differenziale
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviuppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 10 - Applicazioni del calcolo differenziale Anno Accademico 2015/2016
DettagliEsercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.
Esercizi svolti 1. Sia sin(x ) f(x) = x ( 1 + x 1 ) se x > 0 a x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.. Scrivere l equazione della retta tangente nel punto di ascissa
DettagliCorso di Analisi Matematica Calcolo differenziale per funzioni di una variabile
Corso di Analisi Matematica Calcolo differenziale per funzioni di una variabile Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 41 1 Derivata
DettagliLaurea in Informatica Corso di Analisi Matematica Calcolo differenziale per funzioni di una variabile
Laurea in Informatica Corso di Analisi Matematica Calcolo differenziale per funzioni di una variabile Docente: Anna Valeria Germinario Università di Bari A.V.Germinario (Università di Bari) Analisi Matematica
Dettagli1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x.
Funzioni derivabili Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: a)2x 5 b) x 3 x 4 c) x + 1 d)x sin x. 2) Scrivere l equazione della retta tangente
DettagliDERIVATA DI UNA FUNZIONE REALE. In quanto segue denoteremo con I un intervallo di IR e con f una funzione di I in IR.
DERIVATA DI UNA FUNZIONE REALE 1. Definizioni. In quanto segue denoteremo con I un intervallo di IR e con f una funzione di I in IR. DEFINIZIONE 1. Sia x 0 un elemento di I. Per ogni x (I \ {x 0 }) consideriamo
DettagliISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA
ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA PRIMA PARTE Intervallo limitato di numeri reali Dati due numeri reali a e b, con a
DettagliPunti di massimo e di minimo
Punti di massimo e di minimo Massimo assoluto o minimo assoluto DEFINIZIONE Si dice massimo (minimo) assoluto di una funzione f il più grande (piccolo) dei valori che essa assume. mag 12 15.39 1 Si dice
Dettagli(1;1) y=2x-1. Fig. G4.1 Retta tangente a y=x 2 nel suo punto (1;1).
G4 Derivate G4 Significato geometrico di derivata La derivata di una funzione in un suo punto è il coefficiente angolare della sua retta tangente Esempio G4: La funzione = e la sua retta tangente per il
DettagliIstituzioni di Matematica I
Istituzioni di Matematica I Le soluzioni proposte costituiscono solo una traccia di possibili soluzioni (lo studente deve giustificare i vari risultati), possono esserci altri modi, altrettanto corretti,
DettagliMATEMATICA. a.a. 2014/15
MATEMATICA a.a. 2014/15 3. DERIVATE E STUDIO DI FUNZIONE (II parte): Massimi, minimi e derivata prima. Flessi e derivata seconda. Schema per lo studio qualitativo completo di una funzione y=f(x) Crescenza
DettagliEsercizi proposti. x b) f(x) = 2. Determinare i punti di non derivabilità delle funzioni
Esercizi proposti 1. Calcolare la derivata prima f () per le seguenti funzioni: a) f() = c) f() = ( 1 + 1 b) f() = 1 arctan ) d) f() = cos ( ( + ) 5) e) f() = 1 + sin 1 f) f() = arcsin 1. Determinare i
DettagliStudiamo adesso il comportamento di f(x) alla frontiera del dominio. Si. x 0 lim f(x) = lim. x 2 +
Esercizi del 2//09. Data la funzione f(x) = ln(x 2 2x) (a) trovare il dominio, gli eventuali asintoti e gli intervalli in cui la funzione cresce o decresce. Disegnare il grafico della funzione. (b) Scrivere
DettagliFunzioni derivabili (V. Casarino)
Funzioni derivabili (V. Casarino) Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in = 0 delle funzioni: a) 5 b) 3 4 c) + 1 d) sin. ) Scrivere l equazione della retta tangente
DettagliArgomento 6 Derivate
Argomento 6 Derivate Derivata in un punto Definizione 6. Data una funzione f definita su un intervallo I e 0 incrementale di f in 0 di incremento h = 0 = il rapporto I, si chiama rapporto per = 0 + h =
Dettaglia) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.
1 ESERCIZI CON SOLUZIONE DETTAGLIATA Esercizio 1. Si consideri la funzione f(x) = e x 3e x +. a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre
DettagliEquazione della retta tangente al grafico di una funzione
Equazione della retta tangente al grafico di una funzione Abbiamo già visto che in un sistema di assi cartesiani ortogonali, è possibile determinare l equazione di una retta r non parallela agli assi coordinati,
DettagliConcavità verso il basso (funzione concava) Si dice che in x0 il grafico della funzione f(x) abbia la concavità rivolta verso il basso, se esiste
CONCAVITA E CONVESSITA DI UNA FUNZIONE. FLESSI. SCHEMA GENERALE PER LO STUDIO DI FUNZIONE. FUNZIONI RAZIONALI E IRRAZIONALI INTERE E FRATTE. TEOREMA DI DE L HOSPITAL CON APPLICAZIONI AI LIMITI. 1 Concavit{
DettagliSoluzioni dei problemi della maturità scientifica A.S. 2012/2013
Soluzioni dei problemi della maturità scientifica A.S. / Nicola Gigli Sun-Ra Mosconi June, Problema. Il teorema fondamentale del calcolo integrale garantisce che Quindi f (x) = cos x +. f (π) = cos π +
DettagliSTUDIO di FUNZIONE. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Studio di funzione cap6b.pdf 1
STUDIO di FUNZIONE c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Studio di funzione cap6b.pdf 1 Punti di estremo: punto di massimo assoluto Def. Sia 0 dom(f) = D. Si dice che 0 è un punto di massimo
DettagliI TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE
I TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE 1. DEFINIZIONI. TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE.1 TEOREMA DELL ESTREMANTE LOCALE. TEOREMI DI ROLLE, CAUCHY, LAGRANGE.3 TEOREMI CONSEGUENTI AL T. DI LAGRANGE 3. DETERMINAZIONE
DettagliDERIVATE. 1.Definizione di derivata.
DERIVATE Definizione di derivata Sia y = f( una funzione continua Fissato un punto o appartenente all insieme di definizione della funzione y = f(,sia Po = (; f(o il punto di ascissa o appartenente al
Dettagli= y h. m x0 (h) = y Q y P x Q x P. f(x 0 + h) f(x 0 )
ESERCIZI DI MATEMATICA: SCHEDA n.1 su derivate: la definzione Classe 5B Sc.Soc. Data:...... Teoria in sintesi. Data una funzione y = f(x) denita intorno ad x 0 (ovverosia il dominio contiene un intervallo
DettagliEsercizio 1. f (x) = e 8x x2 14 ***
Esercizio Studiare la funzione f () = e 8 () *** Soluzione Insieme di definizione La funzione è definita in X = (, + ) Intersezioni con gli assi essendo γ il grafico della funzione. Inoltre: X, f () >
DettagliTeoremi di Fermat, Rolle, Lagrange, Cauchy, de l Hôpital
Teoremi di Fermat, Rolle, Lagrange, Cauchy, de l Hôpital Copyright c 2007 Pasquale Terrecuso Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Teoremi
DettagliUna funzione pari ha il grafico simmetrico rispetto all'asse x. Calcola il dominio e l'immagine della funzione rappresentata nella seguente figura:
Vero o falso: [0,1] ha minimo 1 e massimo 0 (0,100 ] non ha minimo ma ha massimo 100 (0,5) è un intorno di 2 y=x 2 è invertibile y=x 2 è pari y=x 3 è pari Posto g( x)= x 2 e f (x )=x+1 allora g( f ( x))=(
DettagliContinuità e derivabilità. Calcola la derivata delle seguenti funzioni
ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE Continuità e derivabilità Si studi la continuità e la derivabilità delle seguenti funzioni nel punto indicato a fianco { Si trovi, se possibile, a e b in modo che le
DettagliTempo massimo 2 ore. Consegnare solamente la bella copia. 1. Disegnare il graco della funzione: [10 punti]
Tempo massimo 2 ore. Consegnare solamente la bella copia. Metodi Matematici per l'economia A-K Corso di Laurea in Economia - anno acc. 202/203 7 gennaio 203. Disegnare il graco della funzione: [0 punti]
DettagliCalcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler)
Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Studio di una funzione Funzioni crescenti e decrescenti Una funzione f é crescente nell intervallo (a, b) se
DettagliDERIVATA di una funzione
DERIVATA di una unzione Sia e * A punto di accumulazione di A : A R * è il RAPPORTO INCREMENTALE * Il rapporto incrementale di calcolato in * rappresenta il coeiciente angolare della secante passante per
DettagliCalcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler)
Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Studio di una funzione Funzioni crescenti e decrescenti Una funzione f é crescente nell intervallo (a, b) se
DettagliUniversità degli Studi di Siena Correzione Prova intermedia di Matematica Generale (A.A ) 11 novembre 2015 Compito
Università degli Studi di Siena Correzione Prova intermedia di Matematica Generale (A.A. 15-16) 11 novembre 2015 Compito ) L'insieme evidenziato in rosso nella figura che segue è. ). Posto si ha che può
DettagliCalcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler)
Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Studio di una funzione Funzioni crescenti e decrescenti Una funzione f è crescente nell intervallo (a, b) se
DettagliSia y = f(x) definita in un intervallo I. x 0 è punto di massimo assoluto. x 0 è punto di minimo assoluto. x 0 è punto di massimo relativo o locale se
PUNTI ESTREMANTI E PUNTI STAZIONARI. MASSIMI E MINIMI ASSOLUTI E RELATIVI. TEOREMI DI FERMAT, ROLLE E LAGRANGE. CONDIZIONI NECESSARIE E SUFFICIENTI PER MASSIMI E MINIMI RELATIVI. PROBLEMI DI MASSIMO E
DettagliDERIVATE. Rispondere ai seguenti quesiti. Una sola risposta è corretta. 1. Data la funzione f(x) =2+ x 7, quale delle seguente affermazioni èvera?
DERIVATE Rispondere ai seguenti quesiti. Una sola risposta è corretta.. Data la funzione f(x) =+ x 7, quale delle seguente affermazioni èvera? (a) f(x) nonè derivabile in x =0 (b) f (0) = (c) f (0) = (d)
DettagliDerivata di una funzione
Derivata di una funzione Prof. E. Modica http://www.galois.it erasmo@galois.it Il problema delle tangenti Quando si effettua lo studio delle coniche viene risolta una serie di esercizi che richiedono la
DettagliStudi di funzione. D. Barbieri. Studiare comportamento asintotico e monotonia di. f(x) = 1 x x4 + 4x e x
Studi di funzione D. Barbieri Esercizi Esercizio Esercizio Studiare comportamento asintotico e monotonia di f(x) = x + x4 + 4x Studiare il comportamento asintotico di f(x) = + x x + + e x Esercizio 3 Determinare
Dettagli29 IL TEOREMA DEL VALOR MEDIO
29 IL TEOREMA DEL VALOR MEDIO Abbiamo visto che molte proprietà importanti delle funzioni (crescenza, decrescenza, iniettività, ecc.) si esprimono tramite proprietà del rapporto incrementale (positività,
DettagliSul concetto di derivata di una funzione con riferimento ad alcune sue applicazioni nel campo matematico e fisico.
Sul concetto di derivata di una funzione con riferimento ad alcune sue applicazioni nel campo matematico e fisico. Introduzione In matematica la derivata di una funzione è uno dei cardini dellanalisi matematica
DettagliNOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE
NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE ROBERTO GIAMBÒ 1. DEFINIZIONI E PRIME PROPRIETÀ In queste note saranno presentate alcune proprietà principali delle funzioni convesse di una variabile
DettagliFUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE
FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE INTERVALLI Per definire il campo di esistenza (o dominio) di una funzione reale di variabile reale y=f()si devono indicare talvolta insiemi di numeri reali che su
DettagliArgomento 7. Studio di funzione
Argomento 7 Studio di funzione Studiare una funzione significa ottenere, mediante strumenti analitici (iti, derivate, ecc.) informazioni utili a disegnare un grafico qualitativo della funzione data. I
DettagliSCIENTIFICO COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA PROBLEMA 2. Figura 1
www.matefilia.it SCIENTIFICO COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA 216 - PROBLEMA 2 Nella figura 1 è rappresentato il grafico Γ della funzione continua f: [, + ) R, derivabile in ], + ), e sono indicate le coordinate
DettagliLO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI
Autore: Enrico Manfucci - 6/05/0 LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI PREMESSA Per Studio di funzione si intende disegnare il grafico di una funzione data la sua espressione analitica. Questo significa
DettagliIl Metodo di Newton, o delle Tangenti Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1
Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@polimi.it Il Metodo di Newton, o delle Tangenti 6 Novembre 2016 Indice 1 Metodo di Newton, o delle tangenti 2 1.1
DettagliBy Fabriziomax. Storia del concetto di derivata:
By Fabriziomax Storia del concetto di derivata: Introduzione: La derivata fu inventata da Newton per risolvere il problema pratico di come definire una velocita e un accelerazione istantanea a partire
DettagliSoluzione di Adriana Lanza
Soluzione Dimostriamo che f(x) è una funzione dispari Osserviamo che in quanto in quanto x è una funzione dispari è una funzione dispari in quanto prodotto di una funzione dispari per una pari Pertanto
DettagliMatematica per le Applicazioni Economiche I (M-P)
Matematica per le Applicazioni Economiche I (M-P) Corsi di Laurea in Economia Aziendale, Economia e Commercio, a.a. 06-7 Esercizi su Calcolo Differenziale. Per la seguente funzione, dato 0, si utilizzi
DettagliAnalisi Matematica I Primo Appello ( ) - Fila 1
Analisi Matematica I Primo Appello (4-11-003) - Fila 1 1. Determinare la retta tangente alla funzione f() = (1 + ) 1+ in = 0. R. f(0) = 1, mentre la derivata è f () = ( e (1+) log(1+)) ( ) = e (1+) log(1+)
DettagliORDINAMENTO SESSIONE SUPPLETIVA QUESTIONARIO QUESITO 1
www.matefilia.it ORDINAMENTO 2003 - SESSIONE SUPPLETIVA QUESTIONARIO QUESITO Tra i rettangoli aventi la stessa area di 6 m 2 trovare quello di perimetro minimo. Indicate con x ed y le misure della base
DettagliIstituto d Istruzione Superiore A. Tilgher Ercolano (Na)
LO STUDIO DI FUNZIONE Lo studio di funzione è una delle parti più interessanti dell analisi perché permette di utilizzare le numerose conoscenze acquisite nel corso degli anni in un unico elaborato. Se
DettagliCorso di Analisi Matematica
Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE Lucio Demeio Dipartimento di Ingegneria Industriale e delle Scienze Matematiche Teorema di Estremi locali Richiamiamo la
DettagliPrimo Compito di Analisi Matematica Corso di laurea in Informatica, corso B 18 Gennaio Soluzioni
Primo Compito di Analisi Matematica Corso di laurea in Informatica, corso B 8 Gennaio 06 Soluzioni Esercizio Siano z e z due numeri complessi con modulo e argomento rispettivamente (ρ, θ ) e (ρ, θ ) tali
DettagliSecondo parziale di Matematica per l Economia (esempio)
Corso di Laurea in Economia e Management Secondo parziale di Matematica per l Economia (esempio) lettere E-Z, a.a. 206 207 prof. Gianluca Amato Regole generali Si svolga il primo esercizio e, a scelta
DettagliRicerca di massimi e minimi col metodo della derivata prima
Massimi e minimi con la derivata prima pag. 1 di 6 Ricerca di massimi e minimi col metodo della derivata prima Ricordiamo che il significato geometrico della derivata prima è quello di coefficiente angolare
DettagliArgomento 6: Derivate Esercizi. I Parte - Derivate
6: Derivate Esercizi I Parte - Derivate E. 6.1 Calcolare le derivate delle seguenti funzioni: 1) log 5 3 + cos ) + 3 + 4 + 3 3) 5 tan 4) ( + 3e ) sin 5) arctan( + 1) 6) log 7) 10) + + 3 8) 3 3 1 + 16 11)
DettagliANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari
ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari Sommario Proprietà dell estremo superiore per R... 2 Definitivamente... 2 Successioni convergenti... 2 Successioni monotone... 2 Teorema di esistenza del limite
DettagliCONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti
CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti. Determinare [cos x] x kπ/ al variare di k in Z. Ove tale ite non esista, discutere l esistenza dei iti laterali. Identificare i punti di discontinuità della
Dettaglidato da { x i }; le rette verticali passanti per
Schema riepilogativo per lo studio di una funzione reale di una var. reale. Studio grafico-analitico delle funzioni reali di variabile reale y = f ( Sequenza dei passi utili allo studio di una funzione
DettagliConsorzio Nettuno - Corso di Matematica 1 Schede di lavoro guidato per le esercitazioni
Consorzio Nettuno - Corso di Matematica 1 Schede di lavoro guidato per le esercitazioni A cura di Sebastiano Cappuccio SCHEDA N 20 ARGOMENTO: Grafici di funzioni numeriche reali Asintoti orizzontali, verticali,
DettagliIL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero
IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero Il teorema degli zeri è fondamentale per determinare se una funzione continua in un intervallo chiuso [ a ; b ] si annulla in almeno un punto interno
Dettagli12/10/05 (2 ore): Esercizi vari sull ellisse, iperbole, parabola. Disequazioni in due variabili. Equazione dell iperbole equilatera. Esempi.
Università degli Studi di Trento Facolta di Scienze Cognitive Corso di Laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva Applicata Corso di Analisi Matematica - a.a. 2005/06 Docente: Prof. Anneliese
DettagliMaturità Scientifica, Corso di ordinamento, Sessione Ordinaria
Matematica per la nuova maturità scientifica A. Bernardo M. Pedone 7 Problema 1 Maturità Scientifica, Corso di ordinamento, Sessione Ordinaria 001-00 In un piano, riferito a un sistema di assi cartesiani
DettagliLEZIONI ED ESERCITAZIONI DI MATEMATICA Prof. Francesco Marchi 1 Appunti ed esercizi su: derivate, grafici e studio di funzione 6 dicembre 2010 1 Per altri materiali didattici o per informazioni: Blog personale:
DettagliORDINAMENTO SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1
www.matefilia.it ORDINAMENTO 7 - SESSIONE SUPPLETIVA QUESITO 1 Si calcoli il ite della funzione x cosx x sen x, quando x tende a. x cosx x x sen x = [F. I. ] x x cosx x (1 sen x x ) x cosx 1 sen x x =
DettagliSTUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE. Z x. ln t ln t 2 2 dt. f(x) =
STUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE Studiamo la funzione f di una variabile reale, a valori in R, definitada. Il dominio di f. f() = Z Denotiamo con g la funzione integranda. Allora g(t) = numeri reali tali
DettagliLiceo Classico D. Alighieri A.S Studio di Funzione. Prof. A. Pisani. Esempio
Liceo Classico D. Alighieri A.S. 0-3 y Data la funzione: Studio di Funzione tracciatene il grafico nel piano cartesiano. Prof. A. Pisani Esempio ) Tipo e grado della funzione La funzione è analitica, data
DettagliDERIV AT E. Arriviamo ora alla de nizione di derivata attraverso il concetto di rapporto incrementale.
DERIV AT E Il concetto di derivata di una funzione, è scaturito dal celebre problema della ricerca delle tangenti ad una curva in un suo punto, che ha lungamente impegnato i matematici prima di Newton
Dettagli1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0.
D0MINIO Determinare il dominio della funzione f ln 4 + Deve essere 4 + > 0 Ovviamente 0 Se > 0, 4 + 4 + quindi 0 < < > Se < 0, 4 + 4 4 e, ricordando che < 0, deve essere 4 < 0 dunque 7 < < 0 Il campo di
DettagliLezione 5 (9/10/2014)
Lezione 5 (9/10/2014) Esercizi svolti a lezione Nota 1. La derivata di una funzione. Consideriamo una funzione f(x) : R R e definiamo il rapporto incrementale nel punto x 0 come r(h) = f(x 0 +h) f(x 0
DettagliUniversità degli Studi di Ancona Corso di Laurea in SS.FF.NN. Corso di MATEMATICA (A.A. 2002/2003) Docente: Prof. Piero MONTECCHIARI
Università degli Studi di Ancona Corso di Laurea in SS.FF.NN. Corso di MATEMATICA (A.A. /3) Docente: Prof. Piero MONTECCHIARI STUDIO DI FUNZIONI Scritti dal tutore Dario GENOVESE 1 Dominio La prima cosa
DettagliFunzioni implicite - Esercizi svolti
Funzioni implicite - Esercizi svolti Esercizio. È data la funzione di due variabili F (x, y) = y(e y + x) log x. Verificare che esiste un intorno I in R del punto di ascissa x 0 = sul quale è definita
DettagliTemid esamesvolti-1. Analisi delle funzioni
Temi d esame svolti - 1 1 Temid esamesvolti-1 Analisi delle funzioni (91003) 1 Si consideri la funzione definita a tratti su tutto R: ½ + sin 1 f() =, 6= 0 k, =0 (a) Per quale valore di k la funzione è
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA
LICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA PROGRAMMA DI MATEMATICA Classe VB Anno Scolastico 014-015 Insegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata 1 Nozioni di topologia su Intervalli; Estremo superiore
DettagliAnalisi Matematica T1 - A.A prof.g.cupini CdL Ingegneria Edile Università di Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI
Analisi Matematica T1 - A.A.2011-2012 - prof.g.cupini CdL Ingegneria Edile Università di Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI (Grazie agli studenti del corso che comunicheranno omissioni o errori) 27 SETTEMBRE
DettagliCriterio di Monotonia
Criterio di Monotonia Criterio di monotonia: se f è una funzione derivabile in (a,b), si ha: f (x) 0 x (a,b) f è debolmente crescente in (a,b) f (x) 0 x (a,b) f è debolmente decrescente in (a,b) Nota:
DettagliCalcolo Differenziale. Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia ecc... A.A Analisi Matematica - Calcolo Differenziale - p.
Calcolo Differenziale Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia ecc... A.A. 2010-2011 - Analisi Matematica - Calcolo Differenziale - p. 1/33 Velocità istantanea Percorriamo il tratto di strada tra Udine
DettagliMetodi Matematici per l Economia anno 2017/2018 Gruppo B
Metodi Matematici per l Economia anno 2017/2018 Gruppo B Docente: Giacomo Dimarco Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Ferrara https://sites.google.com/a/unife.it/giacomo-dimarco-home-page/
DettagliEsercizi sullo studio di funzione
Esercizi sullo studio di funzione Seconda parte Come visto nella prima parte, per poter descrivere una curva, data la sua equazione cartesiana esplicita y f () occorre procedere secondo l ordine seguente:
DettagliEsempio di grafico di una funzione reale di due variabili reali
Esempio di grafico di una funzione reale di due variabili reali In questo lucido è rappresentato il grafico della funzione reale di due variabili reali definita da: f(x, y) = 1 x y, in particolare in alto
DettagliVariazione di una funzione
a) Variazione di una funzione Variazione di : Δ= 2-1 Δf Variazione di f: Δf= 2-1 =f( 2 )-f( 1 ) b) 1 Δ 2 In questo caso a una variazione di, Δ, corrisponde una piccola variazione di f, Δf Δf In questo
DettagliESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012
ESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012 1. Esercizi 3 1. Studiare la seguente funzione FINO alla derivata prima, con tracciamento di grafico ed indicazione
DettagliULTERIORI ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE
ULTERIORI ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE 1 Scrivi l equazione della retta tangente al grafico di f(x) = (1 + 2x) 4 nel suo punto di intersezione con l asse y 2 Scrivi l equazione della retta tangente
DettagliAnalisi Matematica T1 (prof.g.cupini) (CdL Ingegneria Edile Polo Ravenna) REGISTRO DELLE LEZIONI A.A
Analisi Matematica T1 (prof.g.cupini) (CdL Ingegneria Edile Polo Ravenna) REGISTRO DELLE LEZIONI A.A.2012-2013 (Grazie agli studenti del corso che comunicheranno eventuali omissioni o errori) 25 SETTEMBRE
DettagliStudio di una funzione razionale fratta
Studio di una funzione razionale fratta Nella figura è rappresentata la funzione 1. Quale tra gli insiemi proposti è il suo CDE? 2. La funzione presenta un asintoto verticale di equazione... x = 0 x =
DettagliAnalisi Matematica 1+2
Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria - Polo di Savona via Cadorna 7-700 Savona Tel. +39 09 264555 - Fax +39 09 264558 Ingegneria Gestionale Analisi Matematica +2 A.A 998/99 - Prove parziali
DettagliEsercizi proposti 4 (capitolo 8)
Esercizi proposti 4 capitolo 8). [8., #5 p. 9] Calcolare i possibili punti di estremo di gx) = x ln x, per x 0, + ). Soluzione. Ricordiamo che un punto di estremo è un punto del dominio della funzione
Dettaglia) Il denominatore dev essere diverso da zero. Studiamo il trinomio x 2 5x + 6. Si ha: x 1,2 = 5 ± se x ], 2[ ]3, + [;
ESERCIZIO - Data la funzione f (x) + x2 2x x 2 5x + 6, si chiede di: a) calcolare il dominio di f ; (2 punti) b) studiare la positività e le intersezioni con gli assi; (3 punti) c) stabilire se f ha asintoti
DettagliEsercitazioni di Matematica
Università degli Studi di Udine Anno Accademico 009/00 Facoltà di Agraria Corsi di Laurea in VIT e STAL Esercitazioni di Matematica novembre 009 Trovare le soluzioni della seguente disequazione: x + +
DettagliESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2007 Sessione suppletiva
ESAME DI STAT DI LIE SIENTIFI RS DI RDINAMENT 7 Sessione suppletiva Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Rispetto a un sistema di assi cartesiani
Dettagli5. Massimi, minimi e flessi
1 5. Massimi, minimi e flessi Funzioni crescenti e decrescenti A questo punto dovremmo avere imparato come si calcolano le derivate di una funzione razionale fratta, ma dobbiamo capire in che modo queste
DettagliORDINAMENTO 2007 SESSIONE STRAORDINARIA - QUESITI QUESITO 1
www.matefilia.it ORDINAMENTO 2007 SESSIONE STRAORDINARIA - QUESITI QUESITO 1 Si determini il campo di esistenza della funzione y = (x 2 3x) 1 x 4. Ricordiamo che il campo di esistenza di una funzione del
DettagliMatematica 2. Derivate Esercizi. y=sen( x 4 3x) y' =cos(x 4 3x)(4x 3 3) y=logsen( x x) y' = sen(x 4 +3x) cos(x4 +3x)(4x 3 +3)
Matematica 2 Derivate Esercizi y=sen( 4 3) y' =cos( 4 3)(4 3 3) y=logsen( 4 1 3) y' = sen( 4 +3) cos(4 +3)(4 3 +3) y=sen 2 ( 4 3) y' =2sen( 4 3 )cos( 4 3)(4 3 3) Funzioni ad una sola variabile y=f() è
Dettaglif(x) = 1 x 2 Per determinare il dominio di f(x) dobbiamo imporre che il determinante sia diverso da zero
. Data la funzione approssimarne il grafico. f() = 2 Per determinare il dominio di f() dobbiamo imporre che il determinante sia diverso da zero 2 0 = 2 = ± perciò il dominio ` D = R \ {, } =], [ ], [ ],
DettagliScheda elaborata dalla prof.ssa Biondina Galdi Docente di Matematica
Tutorial - Studio di una funzione reale di variabile reale f : x R y = f (x) R Una funzione può essere: - 1 - algebrica ( razionale o irrazionale, intera o fratta) Classificare la trascendentale ( esponenziale,
DettagliEsercizi di Matematica per le Scienze Studio di funzione
Esercizi di Matematica per le Scienze Studio di funzione A.M. Bigatti e G. Tamone Esercizi Studio di funzione Esercizio 1. Disegnare il grafico di una funzione continua f che soddisfi tutte le seguenti
Dettagli