«L ESPERIENZA DI ORIENTAMENTO AL LAVORO CON OTTICA DI GENERE IN UN CENTRO ANTIVIOLENZA» Dr.ssa Anna Colli Ass. Nondasola - RE

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1 «L ESPERIENZA DI ORIENTAMENTO AL LAVORO CON OTTICA DI GENERE IN UN CENTRO ANTIVIOLENZA» Dr.ssa Anna Colli Ass. Nondasola - RE

2 Le donne che entrano/rientrano nel lavoro hanno bisogno di saper essere quanto e anche di più del saper fare, dal momento che è messa in gioco la loro intera personalità, poiché il lavoro è un atto sociale, tra i più importanti della vita umana. (Evelyne Sullerot - Retravailler)

3 Quì non c è bisogno di dire perché non ho lavorato per tanto tempo, non me lo chiedi con quegli occhi di chi non si fida, di chi non capisce, di chi già pensa non hai avuto voglia di lavorare per anni, e adesso cosa pretendi, cosa pensi di trovare?. E inutile, vedo che ora gli uomini faticano a trovare lavoro. Dove abito io stanno chiudendo tante ditte, tante ceramiche, e quelle che restano aperte cercano persone con esperienza. Io sono donna, non ho esperienza, non ho l automobile, sono nera non c è posto per me.

4 Il mondo del lavoro è estraneo, non appartiene a queste donne, sentono di esservi quasi ospiti. Cercare lavoro significa fare un passo verso l esterno, verso il fuori Un percorso di orientamento/accompagnamento al lavoro deve essere un filtro fra la donna e il mondo esterno: un sostegno nell orientarsi ad affrontarlo, a leggerlo e a rielaborane gli aspetti In questo luogo la donna è al centro come soggetto attivo che, con la ricerca del lavoro, ricostruisce anche un suo ruolo sociale: cercare lavoro significa essere consapevoli di avere qualcosa da offrire all esterno, a questo fuori, e di presentarlo, prima di tutto a se stessa, come valore aggiunto.

5 Ostacoli «di genere» - trovare lavoro è difficile per tutti ma per una donna straniera ci sono anche o o o o La difficile conciliazione fra il lavoro di cura dei figli (e di altri parenti) e il lavoro fuori casa, senza una rete di sostegno Dei prerequisiti di partenza spesso più deboli di quelli su cui possono contare gli uomini lingua, patente e auto, formazione La riprovazione della comunità di appartenenza Ulteriore razzismo per donne con la pelle scura oltre a quello che incontrano spesso le donne, anche non straniere: discriminazione a causa della maternità, possibili molestie, vissuto personale di violenza...

6 Il «valore aggiunto» Favorire percorsi di acquisizione di autonomia Spezzare un processo complessivo di deprivazione, e considerare la condizione di difficoltà come temporanea Mettere la donna al centro nella sua complessità e nella sua unicità Non fare per la donna, ma fare insieme a lei e partendo da lei Il trovare lavoro non è il punto di partenza, ma uno dei risultati possibili di un percorso

7 UN PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO: COSA FARE Inserimento della donna in un percorso più ampio (individuazione del tempo giusto, lavoro sui prerequisiti, gradualità) Presenza di un equipe di lavoro che si confronti e raccordi (differenziazione dei ruoli, coerenza) Orientamento individuale (trl, orientamento al se) Lavoro di gruppo(rinforzo, rispecchiamento) Formazione (generale o specifica) Rete con il territorio (ricerca del lavoro o tirocinio) Esperienza (tirocinio, stage,laboratorio di sartoria, volontariato) Monitoraggio in itinere (tutoraggio, confronto in gruppo) Conclusione/restituzione/seguito

8 Un ipotesi di azione: la costruzione di un tirocinio Analisi aspettative e dato di realtà: confronto fra analisi del sé, delle possibilità nel territorio, dei pre-requisiti - quale compromesso sono disposta a sostenere? Individuale: nulla dev essere calato dall alto, ma tutto condiviso con la donna, compresa l individuazione di un ipotetica azienda e la presentazione alla stessa Gruppo: rispecchiamento, senso di appartenenza ad un progetto comune, e contenitore non sono sola Formazione (generale o specifica): più strumenti, più sicurezza, più padronanza un momento per imparare Tutoraggio: che sia «vero»! E fondamentale

9 Sono entrata nel ritmo della vita lavorativa, mi ha aiutato a muovermi, mi ha fatto sentire utile e realizzata quando faccio le cose bene Ho scoperto che sono intelligente, paziente, ho capito subito il lavoro, che so essere puntuale e che di me ci si può fidare La tutor mi ha dato coraggio per continuare, e mi ha fatto calmare nel momento di rabbia, vedersi tutte le settimane mi ha dato sicurezza, se non fosse stato per lei a un certo punto avrei mollato tutto! E la prima volta che lavoro da quando ho un bimbo avevo paura di non farcela, invece sono riuscita a fare tutto bene, e dal primo giorno ho ricevuto complimenti

10 Criticità: Non risolverle mai per la donna, ma con lei: rimandarle sempre che, qualsiasi decisione prenderà, è una decisione sua Non tutti i momenti sono buoni per cercare lavoro e fare una nuova esperienza, non tutti i tipi di lavoro vanno bene, non tutto il possibile è già stato fatto (spesso anche quando le donne dicono il contrario) Aiutarla a ripulire le situazioni critiche dalle emozioni, e ad analizzarle in un ottica di esperienza e rielaborazione: cosa ti sta insegnando questo episodio, di te e del mondo del lavoro? Intervenire con l esterno, se la donna concorda e se valutiamo che possa avere un senso e un vantaggio per lei e per la rete

11 «Il lavoro mi fa sentire libera, in qualche modo potrei dire anche viva. Quando lavori sai che il giorno dopo hai qualcosa da fare, qualcosa che riesci a fare. Il lavoro mi permette di fare un progetto per il futuro, prima non potevo farlo, non mi potevo neanche permettere di pensarlo. Quando vivevo con mio marito lui non voleva che io lavorassi, anche se i soldi non bastavano nemmeno per fare la spesa, e quando ho visto com era la situazione mi sono messa a cercare lavoro subito anche io; ho fatto la baby-sitter, e lui mi faceva sentire in colpa, e mi diceva tu abbandoni le tue figlie per stare con le figlie di qualcun altro, io dicevo che non era così, che le mie figlie non erano abbandonate, e che i soldi non c erano nemmeno per l affitto Lui voleva che io stessi in casa, che non lavorassi, anche per gelosia diceva, ma io credo che il motivo principale fosse un altro: lui sapeva che se cominciavo a lavorare io non mi sarei fermata lì, che sarei diventata un po più sicura, un po più libera. Lui sapeva che lavorando io avrei capito del tutto che sono in gamba, probabilmente anche più in gamba di lui! Ci sono state tante persone che mi hanno aiutato, altrimenti non ce l avrei mai fatta, perché tutta questa forza che tiro fuori ora io all inizio temevo di non averla, e qualcuno mi ha aiutato a scoprirla perché all inizio qualcuno che crede in te serve, altrimenti non ce la fai!»