PIEDIBUS A LECCO. Relatore: Dott. Franco Tortorella

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1 PIEDIBUS A LECCO Relatore: Dott. Franco Tortorella Responsabile Servizio Ricerca Sviluppo Sanitario Osservatorio Epidemiologico e Medicina Preventiva di Comunità Incontro di Formazione Volontari accompagnatori ASL di Lecco 2 aprile 2012

2 innanzitutto un ringraziamento Secondo i dati raccolti nel nostro ultimo censimento 2012 presso le Amministrazioni, sono attive nella provincia di Lecco 132 linee ( 36 AR) garantite da 1088 volontari che fanno camminare 2838 scolari COMPLIMENTI!!!!!

3 LA CARTINA PROVINCIALE DEI PIEDIBUS IL NOSTRO OBIETTIVO: CONQUISTARE LA VALSASSINA

4 un po di storia In Inghilterra studi hanno rilevato che: - nel 1971 l 80% dei bambini di 8 anni andavano a scuola da soli - nel 1990, i bambini erano solo il 9% questo cambiamento era dovuto alla percezione dei genitori di aumentata insicurezza stradale a causa del traffico la risposta al problema è stata di portare i figli a scuola in auto!!!

5 la storia locale dal 2003 l ASL promuove attivamente il Piedibus questa passeggiata s ha da fare!!!

6 la ricetta per un buon piedibus Amministrazioni sensibili Volontari motivati per guidare il piedibus. Un percorso regolare definito con genitori e scuola che rispetti l orario Una strategia informativa che favorisca la maggiore partecipazione

7 Nell A.S. 2003/2004 contavamo già su 23 scuole con 51 linee, 493 volontari e 1446 scolari un BOOM!!! Abbiamo testato gli esiti con questionario: 91,4% il gradimento degli alunni punti di forza apprezzati dagli adulti sono stati: - la socializzazione, - la lotta alla sedentarietà, - l educazione al movimento e l educazione stradale - Il progetto comunitario con conoscenza del territorio, - la riduzione del traffico e dell inquinamento.

8 Studio a Calolziocorte nel 2006 Secondo uno studio ASL effettuato tra gli scolari, chi pratica il piedibus e l attività fisica presenta meno dimorfismi ( piede piatto, ginocchia valghe, scoliosi) rispetto ai sedentari, assume meno mal posizioni in classe e risulta più attento alle lezioni. Inoltre si registra un miglior controllo del peso e maggiore agilità.

9 i dubbi dei genitori, risolti si cammina anche quando piove? ma quello zainetto che pesa così tanto i bambini arriverano stanchi a scuola e non riusciranno a seguire la lezione verranno investiti dalle automobili IL PIEDIBUS ARRIVA IN ORARIO SOTTO LA NEVE, LA SCHIENA FA PIU MALE SEDUTI IN AUTO, LE INSEGNANTI SEGNALANO UN MIGLIOR RENDIMENTO NELLA PRIMA ORA DEGLI SCOLARI DEL PIEDIBUS, NESSUN INCIDENTE IN OTTO ANNI.

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11 La salute secondo OMS Ottawa Lo promozione della salute è un processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e migliorarla..." "... Le persone non possono raggiungere da sole il loro pieno potenziale di salute (occorrono ambiente favorevole, disponibilità di informazioni, abilità personali e opportunità che consentono di fare scelte sane)..." "... I prerequisiti e le aspettative per la salute non possono essere garantiti solo dal settore sanitario... Le persone di ogni ceto sociale sono coinvolte come individui, famiglie e comunità..." "... La promozione della salute sostiene lo sviluppo individuale e sociale fornendo l'informazione e l'educazione alla formazione, e migliorando le abilità per la vita quotidiana. In questo modo si aumentano le possibilità delle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e sui propri ambienti e di fare scelte favorevoli alla salute..." "... La salute è creata e vissuta dalle persone all'interno degli ambienti organizzativi della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca, si ama..." "Conferenza Internazionale sulla promozione della salute" (Ottawa, Ontario, Canada, novembre 1986)

12 Educare alla salute I più autorevoli organismi internazionali, che si occupano di sanità, invitano ad affrontare il problema della salute in termini educativi, perché hanno compreso che occorre suscitare comportamenti attivi nei confronti della salute piuttosto che limitarsi alla sola informazione. Le informazioni non bastano: occorre trasformarle in comportamenti e poi abitudini e far vivere esperienze significative per giovani. SIETE OGNI GIORNO TESTIMONIAL DI SALUTE

13 Attività fisica Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità, per attività fisica si intende qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo. In questa definizione rientrano quindi non solo le attività sportive ma anche semplici movimenti quotidiani come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici.

14 L attività fisica nella Provincia di Lecco è un sistema integrato LECCO IN SALITA

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16 FARE ATTIVITA FISICA RIDUCE IL RISCHIO DI: Malattia coronarica Diabete non insulino-dipendente Ipertensione Sintomi di ansia e depressione Contribuisce allo sviluppo ed al mantenimento di muscoli ossa e articolazioni sane Aiuta nel controllo del peso - Aiuta a prevenire le cadute e le fratture

17 il senso del nostro incontro Condividere le conoscenze sanitarie del ns territorio Conoscere le emergenze di salute Valorizzare il ruolo degli accompagnatori del Piedibus come educatori

18 Pillole educative I più recenti lavori in campo di promozione della salute dimostrano l efficacia di semplici messaggi detti: - NEL MOMENTO GIUSTO - DALLA PERSONA GIUSTA

19 quali sono i rischi di salute per i nostri giovani camminatori? Prima causa di morte per i giovani sono gli incidenti stradali La scorretta alimentazione si evidenzia nell età della scuola primaria L età d inizio del fumo si è abbassata a 11 anni Anche per l alcol e sostanze l età è sempre più precoce

20 Dal 1990 al 2010 sono deceduti 685 residenti della Provincia di Lecco per incidenti stradali: 77% erano maschi e 40% giovani sotto i anni morti/anno ( atteso 35,2) morti/anno ( atteso 31,1) A SL Lecco resident i d eced ut i per incident e st radale Obiettivo OMS <50% 47% di riduzione della mortalità Mortalità da incidenti da traffico:

21 Nella provincia di Lecco nel 2010 tra i 19 deceduti, i giovani erano il 21% Adulti da 45 a 65 aa ASL Lecco residenti deceduti per incidente stradale 2010 Giovani da 0 a 30 aa terza età anni RIDUZIONE NEGLI ULTIMI 10 ANNI : 46,9% MORTALITÀ, 12,3% INCIDENTI, 20,6% FERITI

22 La vita è un dono proteggila possiamo spendere una parola, prima delle lacrime?

23 Sorveglianza Nutrizionale in età pediatrica su sovrappeso e obesità in provincia di Lecco In base ai bilanci di salute effettuati dai pediatri sono stati rilevati i seguenti dati di Eccesso di Peso ( sovrappeso+obesità) tra i 5 ed i 6 anni interessa il 16,6% tra gli 8 e i 9 anni interessa il 22,1% Pertanto le scelte alimentari nella scuola primaria incrementano il rischio.

24 ALCOL si inizia sempre più giovani senza riconoscere il pericolo dell abuso di alcol

25 Non c è controllo nell offerta di alcol ai minori è una droga consentita!! L HAPPY HOUR anticipa il picco di l alcolemia Gustati la vita, non perderla ogni sera nel fondo del bicchiere

26 Lo sport preferito il binge drinking passare una serata a bere drink alcolici in gruppo fino a raggiungere l ubriachezza Sotto i 16 anni in Italia interessa il 15% dei maschi e il 7% delle femmine

27 Il FUMO negli adolescenti È strategico prevenire l inizio dell abitudine al fumo tra i giovani sia individuale che nel gruppo dei pari I giovani e in particolare le ragazze sono l obiettivo principale delle campagne pubblicitarie delle multinazionali del tabacco

28 la nostra proposta abbiamo condiviso queste semplici conoscenze per offrirvi l opportunità, mentre accompagnate i ns ragazzi, di spendere qualche buon consiglio. Vi daremo di seguito maggiori informazioni su un rischio che ci interessa tutti ed uno strumento utile per rendere piacevole la passeggiata

29 MULTA NON QUIA DIFFICILIA SUNT NON AUDEMUS, SED QUIA NON AUDEMUS SUNT DIFFICILIA. Non perché le cose sono difficili non osiamo farle, ma perché non osiamo farle sono difficili SENECA

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