Impara a gestire i capricci dei bambini
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- Serafina Mantovani
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1 Impara a gestire i capricci dei bambini REPORT GRATUITO A cura della dott.ssa Alessia Fistola Copyright: Vietata ogni riproduzione e diffusione
2 Introduzione Ho deciso di scrivere questa breve guida dopo essermi confrontata nel mio lavoro con le richieste di numerosi genitori. Una delle domande che mi rivolgono più spesso in studio è: Dottoressa, nostro figlio non ci ascolta. Come possiamo fare per fargli rispettare le regole?. Subito dopo mamma e papà iniziano a raccontarmi una serie di episodi in cui il bambino sembra comportarsi da piccolo tiranno con capricci sempre diversi: rifiuta di mangiare seduto a tavola, non vuole fare i compiti, non stacca mai gli occhi dalla Play Station. Quello che cerco sempre di far capire a voi genitori è che non ci sono soluzioni magiche da adottare, ma solo modi diversi di relazionarsi con i propri bambini. Avete un potere enorme e spesso non ve ne rendete conto Ogni famiglia ha la sua storia e i suoi tempi e alla fine sarete proprio voi a suggerirmi la soluzione magica, ma solo dopo aver ricercato quelle risorse e quella stima di voi stessi che forse avete perso nel tempo. Leggete questa guida con serenità e lasciatevi guidare dalle vostre
3 intuizioni. Siete pronti per la sfida? I capricci: manuale di sopravvivenza Vi siete mai chiesti perché il figlio dei vostri amici è buono e silenzioso mentre il vostro è una piccola peste? E' questione di fortuna? Ha un carattere più affabile? La risposta secca e chiara è NO. Nell'educazione dei bambini la fortuna e il destino non sono carte da giocare. I bambini crescono respirando l'atmosfera di casa: sono tristi e preoccupati se vedono che i genitori sono presi da qualcosa, sono arrabbiati e aggressivi se sentono che in famiglia c'è puzza di conflitto. Allora che significato ha quel capriccio insistente? Evidentemente il bambino sta cercando di comunicare a modo suo che c'è qualcosa che non va: potrebbe sentirsi solo, potrebbe aver bisogno di trascorrere maggior tempo con mamma e papà o potrebbe essere preoccupato perchè in famiglia si sta attraversando un brutto periodo. Ma fin quando si risponderà al capriccio con un NO secco senza prima aver indagato a fondo, quel bisogno continuerà a rimanere inascoltato.
4 Genitori, non amici Adesso fate un passo indietro, tornate con la memoria a quando eravate piccoli: ricordate il rapporto con i vostri genitori? Che bambini eravate? Sono certa che molti di voi si sentiranno diversi dai propri genitori. Una delle caratteristiche tipiche dell'attuale generazione di genitori è la paura di essere troppo incisivi e severi nell'educazione. Siamo passati da un eccesso di autorità paterna ad un'assenza totale di regole. Oggi i genitori giocano a fare gli amici dei propri figli, instaurano un rapporto alla pari credendo che mettendosi sullo stesso piano possano costruire un legame di maggiore fiducia. Attenzione, questo è un tranello: nel momento in cui un bambino percepirà il genitore come un amico non farà mai affidamento su di lui, ritenendo che non sia in grado di contenere le sue preoccupazioni e i suoi bisogni. Il bambino, e più tardi l'adolescente, ha bisogno di sentire una differenza generazionale da mamma e papà. Deve esserci un confine chiaro e delimitato tra il piano dei genitori e quello dei figli. Quando questo viene a
5 mancare ecco che compaiono i capricci dei bambini e le guerre a oltranza degli adolescenti. Quando il bambino avverte che i genitori sono incerti sulle regole e hanno difficoltà a sentirsi come adulti competenti, colgono subito l'occasione per assumere il comando. Come gestire i capricci Bisogna essere genitori e non amici: sì, ma come? Vediamo qualche spunto pratico: Innanzitutto lavorate per costruire la vostra autostima: cambiate il vostro pensiero in credo di avere le competenze necessarie per essere un buon genitore per mio figlio e quindi riesco a trovare le risposte ai nostri problemi. Sentitevi responsabili di quello che vi accade: pensare che c'è qualcosa che non sta funzionando tanto bene in famiglia vi dà automaticamente il potere di agire in vista di una soluzione. Al contrario pensare che sia tutta colpa del destino o peggio degli altri,
6 vi pone nell'immobilità del non poter fare nulla, perché non è sotto il vostro controllo. Costruite una genitorialità condivisa: alleatevi l'uno con l'altra. Entrambi dovete essere d'accordo su cosa è giusto fare o meno, sul rispetto delle regole e sulle relative punizioni quando si trasgredisce. Comunicate apertamente e in maniera chiara le regole: spesso i bambini non hanno idea delle regole presenti in famiglia per cui trasgrediscono senza saperlo. Anche se i bambini sono piccoli, parlate con loro delle regole, utilizzate un tono calmo e spiegate bene il motivo per cui è necessario rispettare quella regola. Non limitatevi alla classica risposta perché è così e basta! Spiegate bene cosa succede in caso di trasgressione della regola: questo li aiuterà a fare dei bilanci su quanto convenga loro non rispettare i limiti imposti. Inoltre li responsabilizza anche verso il mondo esterno. Non assecondate mai i capricci a priori: se lo accontentate ogni volta capirà che ha potere su di voi e allora il capriccio sarà la regola per ottenere quello che vuole. Se fa i capricci in pubblico: non alzate il tono della voce, non fatevi
7 prendere dal panico anche se vi sentite in imbarazzo. Cercate di portarlo in un altro luogo e aspettate che si tranquillizzi. Le punizioni: molti genitori sono contrari alle punizioni, le considerano ingiuste e troppo severe. In realtà basta solo un po' di buon senso nell'applicarle. Innanzitutto non limitatevi solo alla minaccia: se si trasgredisce la punizione va attuata, altrimenti il bambino capirà che potrà sempre fare quello che vuole. Cercate di scegliere una punizione sia commisurata alla gravità dell'evento senza esagerare troppo. Lo scopo è quello di far arrivare il messaggio che la regola va rispettata e non di umiliare il bambino. Lo stile genitoriale più efficace è quello autorevole, quindi nè eccessivamente permissivo nè troppo autoritario. Il genitore autorevole è attento e sensibile ai bisogni del bambino, stimola la sua capacità di risolvere i problemi indicando la strada, ma lasciando che trovi in autonomia le sue soluzioni. Il genitore autorevole è attento e sensibile ai bisogni del bambino, stimola la sua capacità di risolvere i problemi indicando la strada, ma lasciando che trovi in autonomia le sue soluzioni.
8 Conclusioni Siamo arrivati alla fine di questa breve guida, spero di aver risposto ad alcuni dei vostri dubbi e di avervi aiutato a porvi qualche spunto di riflessione. Ricordate sempre che la miglior medicina per ogni bambino è la sua famiglia e che solo voi, con il reciproco aiuto e sostegno, sarete in grado di superare le vostre piccole difficoltà. Per approfondire l'argomento e avere una panoramica più ampia su come educare i bambini in maniera efficace, imparando a riconoscere il significato delle loro emozioni per poter offrire le giuste risposte, ti consiglio anche il mio Ebook I bisogni dei bambini: educare in maniera efficace imparando ad ascoltare, pubblicato su Amazon.
9 In questo manuale, più completo, troverete informazioni dettagliate su: gli strumenti più efficaci e utili per comunicare con vostro figlio come gestire i comportamenti aggressivi e i rifiuti come migliorare la sua autostima come far applicare le regole Alcune attività e giochi di rilassamento da realizzare in famiglia per migliorare il clima e raggiungere una maggiore serenità Riconoscere i primi segnali di disagio e quando è il caso di chiedere aiuto. Se ritieni di avere bisogno di un supporto maggiore, puoi richiedere una consulenza a distanza con me, trovi tutti i dettagli del servizio qui. Se hai domande o suggerimenti scrivimi pure un' su alessia.fistola@gmail.com. Sarò felice di leggerti e risponderti nel più breve tempo possibile.
10 CHI SONO Dott.ssa Alessia Fistola Psicologa Clinica per l Infanzia e l Età Adulta Esperta in Psicotraumatologia e Psicologia dell Emergenza Specializzanda in Psicoterapia Familiare ad indirizzo Sistemico-Relazionale. Iscritta all Albo degli Psicologi della Regione Abruzzo sezione A con n Mi occupo di: Consulenza psicologica a livello individuale, di coppia e familiare Sostegno alla genitorialità Gestione dei momenti critici (lutti, separazioni, perdita del lavoro..) Prevenzione e intervento in ambito scolastico Gestione dello stress con le tecniche di rilassamento Interventi di prevenzione e sostegno a vittime e soccorritori nelle maxiemergenze. Consulenze tecniche di parte. Seguimi su Facebook Google Plus Linkedin Twitter
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