Formazione scuola dell'infanzia Istituto comprensivo Giacomo Leopardi di Castelnuovo Rangone.
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- Battista Gori
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1 Formazione scuola dell'infanzia Istituto comprensivo Giacomo Leopardi di Castelnuovo Rangone. Giocanarraracconta Ascolto, conversazione, uso della parola nella scuola dell'infanzia A cura delle Logopediste dell Azienda USL di Modena
2 5 anni: sviluppo tipico Può comprendere quasi tutto ciò che sente dire, anche forme frastiche più complesse (es. /se hai messo le scarpe da ginnastica, allora mettiti in fila per entrare in palestra/). Riesce ad articolare quasi tutti i suoni. A volte può avere qualche difficoltà sui più difficili (ad es. /r/, /gl/, /sc/) o nella produzione di parole complicate (ad es. /coccodillo/ per /coccodrillo/). Si esprime con una terminologia simile a quella adulta (oltre vocaboli acquisiti).
3 Produce frasi sempre più elaborate (6-7 parole per frase con coordinate e subordinate), usa AGGETTIVI, PRONOMI, AVVERBI e molte altre parti grammaticali. Può commettere qualche errore nella coniugazione di verbi complessi. Sa dare definizioni su cos è un oggetto e a cosa serve (es. /la palla è un gioco che rimbalza/) Sa raccontare avvenimenti (passati - presenti -futuri) spiegandoli adeguatamente anche a chi non li conosce, usando termini spaziali e temporali appropriati
4 A 5 anni!!! Attenzione a questi segnali!!! - Mentre parla ha numerosi inceppi, interruzioni o blocchi - Quando vuole spiegare qualcosa tende ancora a fare elenchi di parole, non riesce a raccontare o a conversare es. C'E' IL BIMBO, C'E' IL CANE; C'E'...) - Fatica a denominare oggetti, azioni o elementi più astratti ma di uso comune (numeri, colori...) - Tende ad usare parole generiche (COSA; PAPPA, TATA) - La struttura della frase è povera, con errori, tralascia parti grammaticali, es. IO NO GIOCHI BIMBO per NON VOGLIO GIOCARE CON IL BIMBO) - Fa solo giochi di movimento e non riesce ad organizzarsi con il linguaggio il gioco del far finta - Non riesce a riconoscere parole corte divise in sillabe, es CA-NE
5 A 5 anni risultano acquisite le abilità di metafonologia globale: Riconoscimento e produzione rime Segmentazione sillabica di parole Fusione sillabica Identificazione della sillaba iniziale, finale, intermedia L acquisizione di queste ultime è un prerequisito importante per l apprendimento del codice scritto
6 CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA Per consapevolezza fonologica si intende la capacità di riflessione sull aspetto sonoro delle parole. la capacità di prendere in considerazione la natura fonologica del linguaggio ( Pinto1993 ) Le competenze metafonologiche rendono possibile individuare, distinguere, analizzare e confrontare i suoni che compongono le parole e favoriranno grandemente il bambino quando verrà a contatto con la loro veste grafica, quindi con la parola scritta.
7 OBIETTIVO 1 Le attività di prevenzione rivolte a tutti i bambini dell ultimo anno della scuola materna portano ad anticipare e a potenziare queste competenze e a individuare precocemente eventuali ritardi. Il training fonologico acquista inoltre un importanza fondamentale nella prevenzione dei disturbi specifici dell apprendimento (DSA). CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA ANALITICA
8 LA COMPETENZA FONOLOGICA GLOBALE 1. Riconoscimento e produzione di rime 2. Segmentazione di parole in sillabe 3. Fusione sillabica 4. Riconoscimento di sillaba iniziale uguale in parole diverse 5. Elisione di sillaba iniziale ( dimmi fiore senza fi ) 6. Riconoscimento del suono iniziale di parola
9 LA COMPETENZA FONOLOGICA ANALITICA 1. Produzione di parole che iniziano con un determinato fonema 2. Segmentazione o analisi fonemica 3. Fusione fonemica 4. Elisione di consonante iniziale ( dimmi letto senza L ).
10 PARTE INIZIALE DI PAROLA CONCENTRIAMO L ATTENZIONE DEL BAMBINO SULLA PARTE INIZIALE DELLE PAROLE; QUESTA E LA PRIMA UNITA FONETICA CHE I BAMBINI IMPARANO AD ISOLARE ANCHE SPONTANEAMENTE.
11 PARTE FINALE DI PAROLA Con questi giochi si porterà il bambino a riflettere sulla parte finale della parola, attraverso il riconoscimento e la ricerca di assonanze e rime. Lo scopo è sempre quello di incrementare la capacità di analisi fonologica. LUNGHEZZA DELLE PAROLE Si conduce il bambino a riflettere sulla lunghezza delle parole proponendone una scansione ritmica anche attraverso giochi di movimento.
12 ATTIVITA : RIME
13 ATTIVITA : RIME
14 ATTIVITA : RIME
15 ATTIVITA : RIME
16 ATTIVITA : SEGMENTAZIONE SILLABICA Consiste nel giocare oralmente a dividere le parole in sillabe, con l uso del corpo e facendo attività pratiche: battere le mani, saltare, appoggiare un bottone di fianco all altro per ogni sillaba
17 ATTIVITA : SEGMENTAZIONE SILLABICA
18 ATTIVITA : SEGMENTAZIONE SILLABICA
19 ATTIVITA : SEGMENTAZIONE SILLABICA
20 RIFLESSIONI SULLA LUNGHEZZA DELLE PAROLE
21 RIFLESSIONI SULLA LUNGHEZZA DELLE PAROLE NO FONEMA MA SILLABA
22 ATTIVITA : FUSIONE SILLABICA Il bambino deve indovinare una parola sentendo le singole sillabe della stessa isolate e prodotte nel corretto ordine sequenziale.
23 ATTIVITA : FUSIONE SILLABICA Consegna: Ascoltami bene perché io ora ti dirò una parola e tu dovrai farla a pezzettini. Facciamo un esempio se ti dico CANE tu mi dovrai dire CA-NE.E tutto chiaro?iniziamo
24 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE SILLABA INIZIALE Consiste nel riconoscere la sillaba iniziale di una parola e, dunque, nel riuscire a riconoscere se parole diverse cominciano o meno con la stessa sillaba.
25 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE SILLABA INIZIALE
26 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE SILLABA INIZIALE
27 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE SILLABA INIZIALE
28 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE SILLABA INIZIALE
29 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE SILLABA INIZIALE
30 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE SILLABA INIZIALE
31 ALTRE ATTIVITA SILLABICHE Trovare le parole che finiscono come con la stessa modalità dell esercizio precedente. Trovare le parole che hanno in mezzo utilizza la stessa modalità dell esercizio precedente indicando la sillaba intermedia. PER TUTTI QUESTI TIPI DI ATTIVITA E UTILE UTILIZZARE IMMAGINI, QUANDO I BAMBINI SONO PIU ESPERTI TOGLIERE IL SUPPORTO VISIVO.
32 ATTIVITA SILLABICHE MISTE
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34 IL FONEMA SI GUIDA IL BAMBINO ALLA SCOPERTA E ALLA DIFFRENZIAZIONE DEL SINGOLO FONEMA. Queste proposte risulteranno utili particolarmente a chi ancora presenta dislalie o disordini fonologici.
35 IL FONEMA:ATTIVITA Le stesse attività descritte per le sillabe si ripropongono utilizzando l unità sonora fonemica. Si lavora dunque per sviluppare o consolidare la competenza fonologica analitica.
36 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE FONEMA INIZIALE Consiste nell identificare il fonema iniziale di una parola e, dunque nel riuscire a riconoscere se parole diverse cominciano o meno con lo stesso fonema. E importante iniziare questa attività utilizzando fonemi continui, che per le loro caratteristiche acustiche risultano più facilmente individuabili, in un secondo momento le vocali poi i suoni occlusivi.
37 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE FONEMA FINALE Consiste nell individuare il fonema con cui finisce una parola e, dunque nel riuscire a riconoscere se parole diverse finiscono o meno con lo stesso fonema.
38 ATTIVITA : IDENTIFICAZIONE FONEMA INTERMEDIO Consiste nel riconoscere fonemi intermedi all interno di parole.
39 ESEMPI DI ATTIVITA Adesso vi dico delle parole. Vediamo se capite quali cominciano con lo stesso suono: rana, luna, banana, lampo..(più facile con supporto visivo) Adesso trovate gli oggetti che abbiamo in classe che cominciano con lo stesso suono.. Quali sono i nomi dei vostri compagni che cominciano con lo stesso suono? Con le stesse modalità si possono fare attività di identificazione di fonema finale e intermedio.
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41 POSSIBILI VARIANTI Colora gli oggetti che iniziano con lo stesso suono Tra queste cose trova quelle che iniziano con Colora e ritaglia gli oggetti che cominciano con Queste parole cominciano con Tutte queste varianti valgono anche per l identificazione del fonema finale o intermedio. E importante tener presente che il livello più semplice è riconoscere le parole che finiscono con a poi con o;sono più difficili le parole che finiscono con e ed i. Per quello che riguarda il fonema intermedio è più facile individuare le vocali, poi i fonemi continui e infine quelli occlusivi.
42 ATTIVITA : SPELLING Il bambino deve riuscire ad identificare tutti i fonemi che compongono la parola, nel corretto ordine. E meglio utilizzare solo bisillabe e trisillabe piane. Inizialmente è importante utilizzare il supporto visivo (utilizzare la figura delle parole trattate)
43 E importante anche rendere consapevole i bambini della lunghezza delle parole. Fai vedere quanto sono lunghe le parole: dai ai bambini gettoni poi pronuncia parole bisillabe e trisillabe piane già utilizzate nell attività dello spelling e chiedi di formare una sequenza per ogni suono pronunciato. LUNA LIMONE Il bambino deve riuscire ad identificare tutti i fonemi che compongono la parola, nel corretto ordine. E meglio utilizzare solo bisillabe e trisillabe piane. Inizialmente è importante utilizzare il supporto visivo (utilizzare la figura delle parole trattate)
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45 ATTIVITA : FUSIONE FONEMICA Il bambino sentendo i singoli fonemi di una parola isolati e prodotti nel corretto ordine sequenziale deve indovinare la parola completa.
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47 Tutte le attività precedenti vengono proposte con il supporto del segno grafico (GRAFEMA)
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50 ALTRE ATTIVITA POSSIAMO PORTARE I BAMBINI AD UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA METALINGUISTICA E FONOLOGICA ATTRAVERSO ALCUNE ATTIVITA CHE SI INSERISCONO NELLA NORMALE VITA QUOTIDIANA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA: APPELLO INCARICHI MENU CALENDARIO CHE TEMPO CHE FA
51 APPELLO
52 APPELLO
53 INCARICHI
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61 ATTIVITA DI ANALISI VISIVA
62 ATTIVITA DI ANALISI VISIVA
63 ATTIVITA DI PREGRAFISMO
64 ATTIVITA DI PREGRAFISMO
65 BIBLIOGRAFIA Materiali IPDA, M.L. Tretti, A.Terreni, P.R.Corcella Ed. Erickson Dislessia lavoro fonologico, M.A.Berton, E.Lorenzi, A.Lugli, A.Valenti Ed. LibriLiberi Laboratorio di lettura e scrittura, G.Pinto, L.Bigozzi Ed.Erickson
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