LIFE TECH FORUM Genova, 6-7 aprile 2016
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- Niccolina Carli
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1 LIFE TECH FORUM Genova, 6-7 aprile 2016
2 PROBIOTIC CGB NATURA E INNOVAZIONE SI INCONTRANO Siamo una startup innovativa che opera nei settori nutraceutico e nutrigenetico, costituita nell ottobre2015. Siamo incubati presso il Parco Tecnologico di Lodi, facciamo parte di Assolombarda, Assobiomedica e del Cluster Lombardo Scienze della Vita.
3 LA SQUADRA Una scienziata, una manager e un economista, uniti dalla passione per l innovazione, si sono incontrati per realizzare assieme un progetto unico. Maria Rita Gismondo, SCIENTIFIC ADVISOR. E medico e biologa, insegna all Università Statale di MI e dirige il Laboratorio di Microbiologia dell A.O.Universitaria L. Sacco. Fa parte delle principali commissioni di esperti internazionali di bioterrorismo, di associazioni scientifiche e di CdA di fondazioni di case farmaceutiche. Ha inventato e messo a punto due noti prodotti a base di probiotici: Enterolactise Vaxitiol. Lorena Capoccia, CEO. E bioingegnere, manager specializzata a livello internazionale in processi di riorganizzazione aziendale, Startupper seriale, è un Business Angel (fa parte di IAG); ha vasta esperienza internazionale e un'intensa attività di collaborazione con Università, Istitutidi Ricerca,IstituzioniPubbliche e Associazioni. Vincenzo Baglieri, CIO. E docente di Operations and Technology Management presso la Sda Bocconi School of Management, Visiting Professor presso la University of California San Diego e consulente di innovazione.
4 LE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità causando oltre 17 milionidimorti/anno. Rappresentano la seconda causa dimortenelledonnedi45-65 anni e la terza in quelle di anni. Le cause principali di insorgenza delle patologie cardiovascolari sono l ipercolesterolemia, l obesità, le abitudini alimentari, la mancanza di attività fisica, il fumo e lo stress. L arma vincente contro queste malattie è la prevenzione e l adozione di stili di vita E di alimentazione sani fino dall infanzia.
5 I BAMBINI GRASSI NON SONO IL RITRATTO DELLA SALUTE Secondo OMS viviamo in un ambiente obesogeno, legato ad abitudini alimentari non corrette e alla diffusione di comportamentisedentari Bambini obesi nel mondo Nel 2014 sono stati registrati 41 milioni di bimbi sotto i 5 anni obesi, con una previsione di crescita a 70 milioni nel 2025, pari al 40% in 12 anni Bambini obesi in Italia Secondo il Ministero della Salute in Italia i bambini tra gli 8 e i 9 anni obesi sono il 9,8% e quelli sovrappeso il 20,9%
6 I BAMBINI GRASSI NON SONO IL RITRATTO DELLA SALUTE
7 I BAMBINI GRASSI NON SONO IL RITRATTO DELLA SALUTE
8 I BAMBINI GRASSI NON SONO IL RITRATTO DELLA SALUTE I bambini obesi soffrono di difficoltà respiratorie, problemi articolari, mobilità ridotta, disturbi dell'apparato digerente e di carattere psicologico e presentano condizioni di alterato metabolismo come il diabete di tipo 2 o l ipercolesterolemia. Chi è obeso in età infantile lo è spesso anche da adulto: aumenta quindi il rischio di sviluppare precocemente fattori di rischio di natura cardiovascolare.
9 I BAMBINI GRASSI NON SONO IL RITRATTO DELLA SALUTE L IPERCOLESTEROLEMIA è un disordine metabolico frequente nel bambino obeso e gioca un ruolo chiave nel favorire il processo dell aterosclerosi già in età pediatrica.
10 DIAGNOSI DELL IPERCOLESTEROLEMIA INFANTILE Secondo la SIP (Società Italiana di Pediatria) è indispensabile affrontare l ipercolesterolemia età infantile, visto il forte aumento di soggetti a rischio. Già nel 2008 l American Academy of Pediatrics ha pubblicato l indicazione a testare la colesterolemia in tutti i bambini almeno una volta tra i 9 e gli 11 anni, e dai due anni in su in casodi familiarità sospetta. Recentemente la SIP (Società Italiana di Pediatria) ha sottolineato l opportunità di effettuare su tutti i bambini tra i 4 e i 9 anni il dosaggio del colesterolo.
11 DIAGNOSI DELL IPERCOLESTEROLEMIA INFANTILE Obiettivo primario di questo screening è la diagnosi precoce dell ipercolesterolemia familiare (IF). Infatti lo screening basato sulla storia familiare identifica gli individui affetti, ma molti eterozigoti non vengono riconosciuti e rimangono non diagnosticati durante tutta l'infanzia. Uno screening esteso permetterebbe di intervenire precocemente con diete mirate e adozione di un corretto stile di vita anche sui bambini con tasso di colesterolo anomalo, non affetti da IF.
12 DIAGNOSI DELL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE L ipercolesterolemia familiare è una malattia genetica caratterizzata da un aumento del colesterolo LDL, indipendentemente dalla dieta e dallo stile di vita adottato. Nella forma eterozigota, si stima che la prevalenza sia circa di 1 bambino ogni nati vivi. Al mondo si stima che oltre 30 milioni di persone ne sono affette. (Fonte:Osservatorio Malattie Rare) Questa patologia è largamente sotto diagnosticata: si stima che in Italia meno dell 1% dei soggetti affetti abbia una diagnosi di IF. Quindi ci sono potenzialmente migliaia di bambini e adulti in Italia che non sanno di essere affetti da una condizione che li pone a serio rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare in età giovane- adulta.
13 DIAGNOSI DELL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE Come già avviato in alcuni Paesi europei (Olanda, Regno Unito, Spagna), un programma di screening a cascata è in grado di incrementare significativamente il numero di diagnosi. Chi ne è affetto ha un rischio fino a 20 volte superiore di incorrere in un evento cardiovascolare acuto rispetto alla popolazione sana. Coloro che ne sono affetti vanno incontro ad un incremento di 25 volte del rischio di infarto miocardico già prima dei 60 anni.
14 DIAGNOSI DELL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE Ladiagnosidell ipercolesterolemia familiarepuòessere condotta: clinicamente, sulla base dell anamnesi personale e familiare del soggetto ed in presenza di alcuni segni clinici (non sempre presenti in tutti i soggetti,) quali dei rigonfiamenti (xantomi) presenti sui tendini del tallone e delle mani e dei depositi giallognoli sulla pelle intorno agli occhi(xantelasmi). mediante un test genetico che permette una ricerca accurata dei difetti che possono colpire il gene del recettore per le LDL o altri geni che sono coinvolti nella regolazione del metabolismo del colesterolo. Poiché se un soggetto è affetto da ipercolesterolemia familiare i suoi parenti più prossimi hanno il 50% di soffrire di questa patologia, la valutazione genetica dei componenti della famiglia permnette di identificare tutti quei casiche frequentemente non sono diagnosticati.
15 LE RACOMANDAZIONI DELL ECHO La Commission on Ending Childhood Obesity è stata istituita nel 2014 dall OMS. Coinvolge oltre 100 Paesi membri per fornire raccomandazioni ai governi con l obiettivo di: prevenire lo sviluppo di obesità nelle giovani generazioni ridurre il rischio di morbosità e mortalità a causa di malattie non trasmissibili diminuire gli effetti psicosociali negativi dell obesità sia in infanzia che in età adulta.
16 GRAZIE PER L ATTENZIONE!
17 PROBIOTIC CGB srl Via Albert Einstain, LODI Italy Ph cgb.com
«Colesterolo, una questione di famiglia» Indagine Civica sulle criticità assistenziali delle persone con ipercolesterolemia familiare
«Colesterolo, una questione di famiglia» Indagine Civica sulle criticità assistenziali delle persone con ipercolesterolemia familiare Maria Teresa Bressi www.cittadinanzattiva.it mt.bressi@cittadinanzattiva.it
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