La diffusione dell obesità infantile
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- Carmela Rizzo
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1 La diffusione dell obesità infantile Programmi di intervento e sorveglianza in Emilia-Romagna Dott.ssa. E. Di Martino Servizio Veterinario e Igiene Alimenti Dott.ssa. P. Angelini Servizio Sanità Pubblica D.G. Sanità e politiche sociali Regione Emilia-Romagna
2 Sommario Un po di dati Il contesto in cui si progettano gli interventi Cosa fare Alcune considerazioni su criticità e limiti degli interventi
3 Dati sulla popolazione in età pediatrica nel mondo e in Italia
4 Prevalenza di sovrappeso e obesità nei bambini fino a 11 anni
5 Trend del sovrappeso nei bambini in età scolare: confronto fra paesi europei
6 Trend del sovrappeso nei bambini in età scolare: confronto fra valori e previsioni
7 Prevalenza di sovrappeso in bambini e adolescenti (età 2-19 anni) USA Fonte: National Health and Nutrition Examination Surveys
8 Strategia OMS sulle Malattie Croniche
9 Preventing chronic diseases: a vital investment WHO GLOBAL REPORT Face to face with chronic disease Malri's story: facing obesity Malri Twalib is five years old and lives in a poor rural area of the Kilimanjaro District of the United Republic of Tanzania. Health workers from a nearby medical centre spotted his weight problem last year during a routine community health visit. The diagnosis was clear: childhood obesity. Malri's excess weight puts him at risk of a range of chronic diseases such as heart disease, stroke, type 2 diabetes and some cancers.
10 in Italia
11 in Italia
12 Dati sulla popolazione in età pediatrica in Emilia-Romagna
13 Sistema Sorveglianza Nutrizionale in Regione Emilia-Romagna Campione - Popolazione di riferimento: Bambini del 3 anno della scuola materna (nati 1997): totale regione: % maschi e 49.5% femmine Bambini del 3 anno della scuola primaria (nati 1998): totale regione: % maschi e 48.6% femmine Ragazzi del 3 anno della scuola media inf. (nati 1993): totale regione: 4000 circa Misurazioni antropometriche completate; elaborazioni in corso Ragazzi del 3 anno della scuola media sup.(nati 1991): indagini in corso Campionamento a due stadi: - selezione delle scuole con arruolamento dell intera classe nelle scuole selezionate - precisione al 2% sul BMI e una rappresentatività a livello AUSL
14 Stato nutrizionale per età e sesso 30 % maschi 6 anni 9 anni 21, ,5 10 8,9 9,5 % femmine 0 sovrappeso obesità 30 6 anni 9 anni 20 19,6 20,0 10 8,9 8,4 0 sovrappeso obesità
15 Prevalenza di sovrappeso per età e per AUSL 30 % sovrappeso 6 anni sovrappeso 9 anni 24, ,7 15,6 16,4 21,3 19,8 18,6 18,7 18,1 15,5 15,6 21,9 21,8 15,1 16,9 22,8 17,7 23,4 19,0 16,5 20,6 11, Forlì Piacenza* Cesena Parma Imola** Ferrara Ravenna Rimini Bologna Modena Reggio Emilia Regione
16 Prevalenza di obesità per età e per AUSL 30 % obesità 6 anni obesità 9 anni 20 14, ,4 8,2 9,0 11,2 12,2 12,4 8,5 8,4 8,4 8,0 8,7 11,6 10,4 11,5 9,1 9,0 8,9 5,5 6,0 5,7 6,2 0 Forlì Piacenza* Cesena Parma Imola** Ferrara Ravenna Rimini Bologna Modena Reggio Emilia Regione
17 Alcune considerazioni
18
19 World Health Organization Obesity: preventing and managing the global epidemic. Report of a WHO Consultation. Technical Report Series; 2000;894: La prevenzione dell obesità infantile rappresenta uno degli obiettivi prioritari per la tutela della salute pubblica a livello mondiale è stato coniato il neologismo globesity proprio per indicare la ormai preoccupante realtà mondiale
20 Sovrappeso e obesità sono condizioni associate a morte prematura fattori di rischio per le principali malattie croniche: malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tumori (endometriale, colorettale, renale, della colecisti e della mammella in post-menopausa), malattie della colecisti, osteoartriti altri problemi di salute associati : ipertensione, ipercolesterolemia, apnea notturna e problemi respiratori, asma, aumento del rischio chirurgico, complicanze in gravidanza, irsutismo e irregolarità mestruali
21 Ricadute psicologiche: chi è obeso spesso viene isolato e sottoposto a una vera e propria stigmatizzazione sociale, che rende difficile qualunque tipo di socialità. In particolare, i bambini in sovrappeso tendono infatti a sviluppare un rapporto difficile con il proprio corpo e con i propri coetanei, con conseguente isolamento che spesso si traduce in ulteriori abitudini sedentarie.
22 Obesità e sovrappeso sono un problema di Sanità Pubblica
23 Per la tutela della SALUTE La sicurezza alimentare non basta Èun prerequisito
24 Quali azioni per orientare il cambiamento?
25 Il contesto istituzionale
26 Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie Adozione strategie di Sanità Pubblica Prevenzione attiva delle malattie Promozione sani stili di vita
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28 Il progetto Guadagnare salute
29 Piano Nazionale della Prevenzione Intesa Stato-Regioni e Province Autonome del 23 Marzo 2005 Coordinamento affidato al CCM Obiettivo generale: conseguire obiettivi di salute uniformi in tutto il Paese perché tutti i cittadini possano accedere ai servizi di diagnosi precoce e prevenzione
30 Piano Nazionale della Prevenzione Obiettivi del progetto sull obesità raccogliere dati sul fenomeno pianificare e realizzare programmi di educazione alimentare proporre lavoro su obiettivi nutrizionali formare il personale valutare efficacia degli interventi
31 Piano Regionale della Prevenzione dell Emilia-Romagna Delibera G. R. n del 27 marzo 2006 SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DELL OBESITA
32 Piano Regionale della Prevenzione dell Emilia-Romagna Strutturare una rete integrata e pluridisciplinare di istituzioni regionali e locali Supportare e costruire un contesto che renda facile fare scelte nutrizionali sane e svolgere regolare attività fisica (contrasto all ambiente obesogenico)
33 Piano Regionale della Prevenzione dell Emilia-Romagna Sorvegliare il fenomeno Il mondo della scuola Comunicare ed educare Cominciare subito Muoversi Supportare i soggetti a rischio Vigilare
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37 Obiettivo 4 COMINCIARE SUBITO La donna in gravidanza Promozione dell allattamento al seno e dell adozione di un corretto stile alimentare
38 Obiettivo 2 IL MONDO DELLA SCUOLA Realizzazione di interventi rivolti al mondo della scuola per miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica miglioramento della qualità dei prodotti offerti nei distributori automatici promozione di corretti stili di vita
39 Miglioramento dell offerta di alimenti nei distributori automatici Alcuni esempi in regione: Frutta snack nelle scuole della Romagna Scegliere con gusto per la salute a Parma La scuola dei Mangiasano a Modena Frutta snack progetto nazionale a Bologna
40 Obiettivo 3 COMUNICARE ED EDUCARE Interventi di comunicazione ed educazione nutrizionale e promozione di sani stili di vita
41 Obiettivo 5 MUOVERSI Incidere sui processi di organizzazione della città per rendere facile ed accessibile a tutti lo svolgimento di una regolare attività fisica
42 Prodotti Progetti CCM FORMEZ DoRS, Organizzazione Rete Referenti Regionali CCM RER Gruppo Pilotaggio RER+ 6Reg. Rete Esperti nazionali Convenz. OMS A.Camina Rete naz. di Referenti regionali Rete Esperti nazionali Metodo di osservazione Censimento delle esperienze Sperimentazione di azioni Azioni per una vita in salute Linee Guida
43 Obiettivo 6 SUPPORTARE I SOGGETTI A RISCHIO Sperimentazione di percorsi e interventi di supporto nutrizionale per gruppi di bambini/adolescenti obesi
44 Obiettivo 7 VIGILARE Verifica qualità nutrizionale dei prodotti Corretta informazione ai consumatori
45 Obiettivo 1 SORVEGLIARE IL FENOMENO A) Monitoraggio del rischio obesità nell età evolutiva. Monitoraggio delle abitudini alimentari, motorie e degli stili di vita della popolazione infantile e adolescenziale e relative famiglie B) Lo strumento PASSI: monitoraggio del rischio obesità nell età adulta. Monitoraggio delle abitudini alimentari, motorie e degli stili di vita della popolazione adulta
46 Criticità e limiti..
47 Adozione di sani stili di vita Scelta individuale Scelte individuali possono essere facilitate e accessibili Condivisione sociale Rafforza le scelte
48 Paola Angelini Emanuela Di Martino
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