PRIMO INCONTRO 21 febbraio 2017

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1 PRIMO INCONTRO 21 febbraio 2017

2 Lo psicologo scolastico riceve i genitori del plesso Nolli-Arquati il lunedì dalle 8.00 alle ore su appuntamento. È possibile fissare un colloquio inviando una a: scuola@spazioascolto.it

3 PRIMO INCONTRO martedì 21 febbraio L assertività come stile di comunicazione efficace Argomenti principali: Essere genitori assertivi Scoprire il proprio stile comunicativo Individuare le componenti verbali e non verbali dell assertività SECONDO INCONTRO martedì 14 marzo L assertività nella relazione genitori-figli Argomenti principali: Gestire le emozioni dei figli Criticare e lodare in maniera efficace Potenziare l autostima nei figl TERZO INCONTRO martedì 4 aprile Crescere figli assertivi Argomenti principali: Favorire l ascolto in famiglia Essere modelli assertivi Mediare nei conflitti

4 Assertività dal latino ad serere, condurre a sé "asserere, asserire Asserzione, o affermazione di sé, è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni.

5 STILI DI COMPORTAMENTO / DI COMUNICAZIONE Lo stile comportamentale è l'insieme di modalità relazionali che la persona adotta abitualmente e consistentemente nelle diverse situazioni interpersonali.

6 Stile aggressivo La persona con questo stile esprime i suoi diritti, bisogni e critiche in modo inappropriato, attaccando, opprimendo, colpevolizzando l interlocutore. È una persona che non rispetta i limiti degli altri, è concentrato sui propri desideri senza badare a coloro che gli sono intorno. La tendenza è di dominare gli altri e l'unico obiettivo che si pone è il potere personale e sociale.

7 Stile passivo La persona con uno stile di comunicazione passivo pensa più ad accontentare gli altri che non se stesso, è facilmente influenzabile e subisce le situazioni senza opporsi. Ha la tendenza a non esprime le sue opinioni, i suoi bisogni e non difende i suoi diritti perché ha paura di incrinare il rapporto con l altro. Spesso avviene che la persona passiva, dopo aver accumulato un'eccessiva insoddisfazione, emetta comportamenti aggressivi.

8 Stile assertivo La persona è attenta a sé e agli altri valorizzando le proprie e altrui risorse. Esprime in modo equilibrato le proprie emozioni positive e negative, i propri bisogni e i propri diritti senza violare quelli degli altri. Ha fiducia in se stesso ed emette risposte scelte e non mediate dall ansia.

9 Uno dei concetti chiave nell emissione del comportamento è la SITUAZIONALITÀ: non esiste una risposta assertiva dogmaticamente definita. Ogni comportamento dipende dalla situazione in cui è emesso.

10 Passività e aggressività sono comportamenti che possono essere anche assertivi, se sono utili e necessari, quindi SCELTI, NON REATTIVI. Scegliere di adottare un dato comportamento è molto diverso dall essere incapace di fare altro.

11 Il messaggio assertivo è DIRETTO ONESTO, senza ambiguità COERENTE con il linguaggio corporeo ADEGUATO alla situazione

12 COMPITI DEL GENITORE ASSERTIVO Trasmettere un atteggiamento di apertura nei confronti degli altri; Rinforzare i comportamenti assertivi; Accettare il proprio figlio per quello che è realmente; Criticare in maniera costruttiva;

13 Dimostrare apprezzamento; Favorire l espressione delle emozioni; Ascoltare; Trasmettere le regole in modo autorevole; Saper dire di no.

14 Gli elementi dell assertività COMPONENTI NON VERBALI COMPONENTI VERBALI

15 Modelli di comunicazione Livello verbale (ciò che si dice) Non più del 15% di influenza rispetto al messaggio globale Livello paraverbale Tono e altezza della voce, ritmo, esitazioni, pause Fino al 35% di influenza rispetto al messaggio globale Livello non verbale Espressione corporea (mimica facciale, gestualità, postura, sguardo, distanza e comportamento spaziale) Oltre il 50% di influenza rispetto al messaggio globale

16 COMPONENTI NON VERBALI CONTATTO OCULARE MIMICA FACCIALE POSTURA USO DELLO SPAZIO CONTATTO FISICO

17 Stile non verbale PASSIVO Sguardo: diretto verso il basso, sfuggente Mimica facciale: povera, rigida, poco espressiva Gesti: limitati nel numero, ripetitivi e monotoni, incerti e rapidi

18 Posizione e distanza: reclinata in avanti, dimessa, rigida, in fuga Voce: bassa, incerta, tremante

19 Stile non verbale AGGRESSIVO Sguardo: fisso sull'interlocutore, provocatorio Mimica facciale: esagerata, inadeguata al contenuto verbale Gesti: sovrabbondanti, i movimenti sono ampi e vistosi

20 Posizione e distanza: Corpo proiettato verso l altro. Si muove continuamente. Invadente, ravvicinata. Voce: alterata, concitata, con prevalenza di toni acuti.

21 Stile non verbale ASSERTIVO Sguardo: fermo, frequente contatto oculare Mimica facciale: il sorriso in presenza di eventi positivi; la rabbia viene espressa visibilmente Gesti: movimenti delle mani aperti ed invitanti

22 Posizione e distanza: Postura rilassata Distanza fisica adeguata alla natura del rapporto Voce: Tono intermedio Chiara e decisa Fluente, senza esitazioni imbarazzate

23 COMPONENTI VERBALI SAPER DOMANDARE

24 SAPER DOMANDARE DOMANDA CHIUSA: Sei stato da Marco oggi pomeriggio? DOMANDA APERTA: Cosa hai fatto oggi pomeriggio?

25 Due tipi particolari di domanda chiusa: DOMANDA DISGIUNTIVA Dalla nonna vieni sabato o domenica? DOMANDA SUGGESTIVA Tu vieni dalla nonna,vero?

26 DOMANDA APERTA La domanda aperta è strutturata in modo da ricavare una maggiore quantità di informazioni dall altro. Le domande aperte possono cominciare con CHI, CHE COSA, QUANDO, DOVE, COME o PERCHE ed elicitano spiegazioni piuttosto dettagliate da parte dell individuo, forniscono l opportunità di maggiori spunti per continuare la conversazione.

27 DOMANDE AGGIUNTIVE Mi puoi raccontare di più sull interrogazione di oggi? DOMANDE ESTENSIVE Hai detto di sentirti molto teso a scuola. Ti capita anche in altre situazioni?

28 DOMANDE DI CHIARIFICAZIONE Pensi che la prof di italiano provi antipatia nei tuoi confronti? DOMANDE DI FOCALIZZAZIONE SULLA PERSONA Sembra proprio antipatica Che rapporto hai tu con la prof?

29 PER IL PROSSIMO INCONTRO Ecco i compiti per queste settimane.sono degli spunti di riflessione e di approfondimento sugli argomenti affrontati durante il primo incontro. Naturalmente non sono obbligatori, ma caldamente consigliati J Scrivo 3 complimenti sinceri su me stesso come genitore. Ogni tanto, durante la giornata, mi fermo e leggo i 3 complimenti. Se voglio, posso cambiare i 3 complimenti a ogni inizio settimana. Mi osservo con maggiore attenzione dal punto di vista della comunicazione non verbale durante la relazione con mio/a figlio/a, tenendo conto degli elementi che abbiamo approfondito durante il primo incontro: CONTATTO OCULARE MIMICA FACCIALE POSTURA USO DELLO SPAZIO CONTATTO FISICO GESTUALITÀ VOCE

30 Cerco di aggiungere nella mia comunicazione verbale gli elementi che abbiamo visto nel primo incontro: DOMANDE APERTE Domande aggiuntive Domande estensive Domande di chiarificazione Domande di focalizzazione sulla persona Per qualsiasi chiarimento o richiesta potete contattarmi via (scuola@spazioascolto.it). Buona assertività a tutti Andrea

31 SITUAZIONE* Descrivo*cosa*è*successo* *(senza*nessun*giudizio)* PENSIERI* Cosa*ho*pensato?* EMOZIONE* Cosa*ho*provato?* COMPORTAMENTO* Cosa*ho*fatto?*

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