E un progetto di. Con la collaborazione del
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- Martina Novelli
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1 E un progetto di Con la collaborazione del
2 Una e.. una scuola che si impegna a ridurre anno dopo anno il proprio impatto sull'ambiente e a educare i propri alunni a un atteggiamento attivo di tutela dell ecosistema.
3 I 4 PILASTRI
4 COME DIVENTARE UNA 1. Inserisci il progetto nel P.O.F. 2. Scegli uno dei 4 pilastri 3. Valuta le emissioni di CO2 della tua scuola con dei semplici calcoli 4. Realizza un azione di riduzione delle emissioni e calcola quanta CO2 hai risparmiato all ambiente o avvia un progetto di educazione ambientale
5 5. Partecipa a momenti di scambio e interazione con insegnanti di altre Green Schools, trasmettendo la tua esperienza, imparando dagli altri 6. Impegnati a migliorare di anno in anno, scegliendo un altro pilastro o continuando a migliorare su quello già scelto l anno precedente
6 Scadenze invio scheda di monitoraggio > entro il 29 febbraio 2012 invio elaborato finale e scheda per la certificazione > entro il 7 maggio 2012 *per le scuole che hanno certificato un pilastro nell edizione * invio scheda per il rinnovo della certificazione* > entro il 7 maggio 2012
7 Blog Agenda21Laghi Cast Sul blog è possibile reperire tutti i materiali utili alla realizzazione del progetto.
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9 Introduzione generica al progetto Le Linee guida forniscono strumenti, suggerimenti pratici, spunti didattici per la realizzazione delle azioni di risparmio energetico, riduzione dei rifiuti, mobilità sostenibile I materiali sono suddivisi in categorie, cliccando qui vedrete solo quelli delle categorie che vi interessano Qui si scaricano tutti i materiali per la realizzazione del progetto (scheda di monitoraggio, richiesta di (. ecc certificazione, Nella sezione Materiali trovate tutti i lavori realizzati dalle scuole nelle scorsse edizioni, materiale didattico, video, bibliografia, ecc. E' la cassetta degli attrezzi a cui attingere per la didattica e l'ispirazione delle vostre azioni
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14 1. Individuazione del coordinatore e del gruppo operativo 2. Indagine sullo stato attuale 7. Valutazione dei risultati LE FASI DELLE AZIONI 3. Scelta della strategia d azione 4. Organizzazione e avvio dell azione 6. Monitoraggio dell azione 5. Condivisione della proposta con tutta la popolazione scolastica
15 - Coordinatore Referente del progetto - Gruppo Operativo Le fasi delle azioni: #1 l 1. INDIVIDUAZIONE DEL COORDINATORE E DEL GRUPPO OPERATIVO docenti alunni collaboratori scolastici
16 Le fasi delle azioni: #2 l 2. INDAGINE SULLO STATO ATTUALE È un indagine qualitativa della situazione della scuola. Differente per ogni pilastro, è utile per capire quale strategia d intervento sarà più efficace
17 2. INDAGINE SULLO STATO ATTUALE Rifiuti quali rifiuti si producono prevalentemente modalità di raccolta nelle classi/negli ambienti comuni modalità ritiro e conferimento da parte dei collaboratori scolatici
18 All.1 scheda di osservazione delle modalità di produzione dei rifiuti
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20 2. INDAGINE SULLO STATO ATTUALE Mobilità Sostenibile distanze e percorsi per raggiungere la scuola mezzi di trasporto usati e motivazione ubicazione della scuola rispetto alle case degli alunni disponibilità delle famiglie e dei bambini/ragazzi
21 Materiali forniti Lettera alle famiglie Questionario per i genitori / alunni
22 l 2. INDAGINE SULLO STATO ATTUALE Energia Richiesta delle bollette dello scorso anno scolastico al proprio Comune Analisi apparecchiature che consumano elettricità all interno dell edificio scolastico Lettura del contatore
23 Chi consuma Energia? FOTOCOPIATRICE COMPUTER e STAMPANTE TELEFONO e FAX LAMPADE CORRIDOI e AULE
24 Le fasi delle azioni: #3 l 3. SCELTA DELLA STRATEGIA D AZIONE Sulla base dell indagine iniziale, si sceglie il pilastro su cui si vuole lavorare e gli obiettivi che si vogliono raggiungere
25 3. SCELTA DELLA STRATEGIA D AZIONE Rifiuti Obiettivo Riduzione delle emissioni causate dalla produzione dei rifiuti In che modo? Raccolta differenziata (es. guardiani del cestino) e/o Riduzione dei rifiuti (es. bere senza imballo, merenda con più gusto)
26 3. SCELTA DELLA STRATEGIA D AZIONE Mobilità Sostenibile Obiettivo: riduzione dell emissioni di CO2 causate l uso delle auto private davanti alla scuola In che modo? Problemi Cause Soluzioni Possibili soluzioni: Piedibus - Carpooling - Bicibus Come Con chi
27 l 3. SCELTA DELLA STRATEGIA Energia Obiettivo Riduzione delle emissioni dovute ai consumi di energia elettrica Es. Guardiani della luce D AZIONE In che modo?
28 Le fasi delle azioni: #4 4. ORGANIZZAZIONE E AVVIO DELL AZIONE ORGANIZZAZIONE Misurazione quantitativa delle emissioni prodotte prima di realizzare l azione, per avere un termine di confronto
29 Le fasi delle azioni: #4 4. ORGANIZZAZIONE E AVVIO DELL AZIONE AVVIO Realizzazione effettiva delle attività previste e misurazione dei risultati. Dal giorno dell avvio si iniziano ad assumere i nuovi comportamenti e a monitorare i miglioramenti.
30 4. ORGANIZZAZIONE E AVVIO DELL AZIONE Rifiuti Misurazione iniziale Definizione delle regole e dei comportamenti che si terranno dall avvio dell azione Misurazione dei rifiuti prodotti dopo l avvio dell azione
31 Esempio organizzazione scuola Taino primaria I RUBBISH RANGERS 31
32 Esempio Avvio-scuola primaria Ispra I NOSTRI RIFIUTI 3 NOVEMBRE 2010 Da oggi pesiamo i rifiuti che produciamo ogni giorno nella nostra scuola. ORE La bilancia parte dalla 4^A, passa nelle nostre dieci aule, e termina il suo percorso in 3^B.
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34 Esempio gioco-scuola primaria di Ispra E ADESSO RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE Per poter ridurre i rifiuti è necessario fare un GIOCO DI SQUADRA
35 4. ORGANIZZAZIONE E AVVIO DELL AZIONE Mobilità sostenibile Misurazione iniziale attraverso i dati raccolti dai questionari (alunni) Individuazione dei possibili partecipanti ed itinerari Definizione delle regole Riunione organizzativa Avvio! Tutti a piedi / in bici / in auto condivise
36 Esempio organizzazione primaria Vergiate 8% AUTO PIEDI 92%
37 Esempio organizzazione LINEE PEDIBUS primaria Vergiate Campo Sportivo + Area Parcheggio Supermercato Pellicano
38 Organizzazione pediubsprimaria Angera Noi bambini di quarta abbiamo realizzato questi disegni
39 4. ORGANIZZAZIONE E AVVIO DELL AZIONE Mobilità sostenibile
40 4. ORGANIZZAZIONE E AVVIO DELL AZIONE Energia: Lettura dei consumi energetici sulle bollette dell anno precedente (chiedere al Comune) Nel frattempo creazione della squadra dei guardiani della luce Stabilire delle nuove regole di comportamento Effettuare le letture del contatore giornalmente o settimanalmente
41 Nuove procedure Accendere la luce solo se necessario Non mettere apparecchiature in stand by Spegnere la luce quando si esce dalle aule Non continuare ad accendere e spegnere gli interruttori
42 Es. materna di Angera
43 Es. materna di Angera
44 Le fasi delle azioni: #5 5.CONDIVISIONE DELLA PROPOSTA Far conoscere a tutta la scuola il progetto in corso e le azioni intraprese per coinvolgere il maggior numero di alunni, facendo comprendere obiettivi e finalità.
45 Le fasi delle azioni: #6 6. MONITORAGGIO DELL AZIONE In base al tipo di pilastro/progetto intrapreso sarà necessario monitorarne l andamento con modalità e strumenti differenti. I dati vanno raccolti con continuità. 28 febbrai : consegna della scheda di monitoraggio con i primi risultati marzo: visita di monitoraggio
46 Le fasi delle azioni: #7 7.VALUTAZIONE DEI RISULTATI Calcoli! Si dovrà calcolare la quantità di CO2 emessa in atmosfera grazie all azione intrapresa.
47 Criteri di valutazione per l assegnazione della certificazione Alla fine dell anno scolastico la commissione valuterà le azioni pratiche nei primi 3 pilastri tenendo conto di 4 fattori: - Riduzione dell impronta carbonica (25%) - Coinvolgimento interno della scuola sul progetto (50%) - Diffusione del progetto verso l esterno (25%) - Originalità
48 Educazione Ambientale Si può diventare una anche impegnandosi nel pilastro dell educazione ambientale, ossia trasmettendo ai propri alunni strumenti e sensibilità nei confronti della difesa dell ambiente.
49 Criteri di valutazione per l assegnazione della certificazione La commissione valuterà le scuole che agiscono sulla sola educazione ambientale attraverso 3 fattori: - Coinvolgimento interno (70%) - Coinvolgimento esterno (30%) - Originalità
50 Es. didattica primaria Malgesso Il progetto è stato suddiviso in tre fasi: I FASE percorso formativo-informativo: lezioni frontali sull argomento con l ausilio di disegni, fumetti e visione di cd room. raccolta differenziata in aula: carta-plastica-organico in appositi contenitori lavoro di gruppo: preparazione di cartelloni con immagini, foto e disegni prodotti dagli alunni II FASE laboratorio manipolativo: riutilizzo di materiale riciclato per la creazione di manufatti : carta, plastica, stoffe e materiale di facile consumo uscite sul territorio: III FASE allestimento cartelloni con i lavori creati dagli alunni realizzazione di un opuscolo descrittivo-informativo per le famiglie Gli strumenti utilizzati hanno riguardato il materiale cartaceo (illustrazioni, fotografie e immagini), ricerche in internet, raccolta e realizzazione di oggetti e manufatti con materiale riciclato, testi specifici, tabelle e schede di osservazione fornite dal CAST.
51 Es. didattica primaria Malgesso Segui l esempio della natura: nulla si spreca e tutto viene riutilizzato! Se gli alberi vuoi salvare la carta devi conservare!
52 Es. didattica primaria Ranco
53 Presentazione lavori finali e festa! Consegna della scheda con i risultati finali e dell elaborato finale (*.ppt-*.pdf ) - entro il 7 maggio 2012 Partecipazione alla giornata di presentazione degli elaborati alla commissione - Settimana tra il 7 e il 13 maggio Partecipazione alla festa finale! - Entro il mese di maggio! -
54 La certificazione andrà rinnovata ogni anno, presentando una richiesta nella quale si specifica come si sono mantenuti nell anno seguente i risultati raggiunti
55 Grazie dell attenzione
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