I DOCENTI PROTAGONISTI DELLA PREVENZIONE

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1 I DOCENTI PROTAGONISTI DELLA PREVENZIONE

2 L'individuazione precoce e la prevenzione delle difficoltà di apprendimento nella scuola dell infanzia viene giudicata, da tutti gli esperti, l intervento che apporta i maggiori benefici.

3 BES e Scuola dell Infanzia La Scuola dell Infanzia svolge un ruolo di assoluta importanza sia a livello preventivo, sia nella promozione e nell avvio di un corretto e armonioso sviluppo del miglior sviluppo possibile - del bambino in tutto il percorso scolare.

4 Cosa serve a un bambino per imparare a leggere, a scrivere e.. a far di conto?????

5 Competenze attentive e mnestiche Competenze simboliche Competenze linguistiche Competenze visuo-grafiche Competenze metalinguistiche 5

6 Prevenzione difficoltà di apprendimento Finalità attività scuola infanzia Stimolare le potenzialità e le competenze che sottostanno all apprendimento della lettura della scrittura e del far di conto Progettare e realizzare interventi di tipo educativo mirati e specifici attraverso il potenziamento dei prerequisiti cognitivi che stanno alla base di questi apprendimenti.

7 Fasi di acquisizione della lingua scritta Scrittura preconvenzionale Scrittura CONVENZIONALE sillabica Scrittura sillabico-alfabetica Scrittura alfabetica

8 PARTIZIONE DEL PROCESSO SCRITTURA PRECONVENZIONALE: il bambino non ha ancora compreso che i segni rappresentano i suoni (scrive e disegna allo stesso modo) scrittura spontanea nella quale non si trovano lettere corrispondenti al valore sonoro convenzionale delle parole richieste PROGRESSIVO DIFFERENZIARSI DELLA SCRITTURA DAL DISEGNO: nella scrittura non è più presente alcuna relazione con l oggetto SCRITTURA CONVENZIONALE :Scrittura spontanea che presenta lettere che corrispondono al valore sonoro convenzionale delle parole dettate

9 Scrittura preconvenzionale Non c è corrispondenza fra segni tracciati e i suoni delle parole da scrivere,

10

11 Scrittura convenzionale sillabica C è corrispondenza fra quantità delle sillabe della parola detta e quantità di segni che bisogna scrivere.

12 Scrittura sillabico-alfabetica E rappresentato un numero di suoni superiore a quello delle sillabe,ma non ancora tutti i suoni che compongono le parole

13 Scrittura alfabetica In questa fase i bambini capiscono che la quantità di lettere della parola scritta deve corrispondere alla quantità di suoni della parola detta

14 Come conoscere il livello di concettualizzazione della lingua scritta del bambino?

15 Scrittura spontanea Attività nella quale il bambino viene sollecitato a scrivere parole e frasi Così come sai! si individua l evoluzione del livello di concettualizzazione della scrittura si controlla l esecutività della scrittura (direzione, orientamento lettere, occupazione spazio foglio, adeguatezza del segno grafico, ecc.)

16 Rapporto lingua orale/lingua scritta MELA Parola orale (fonemi) Parola scritta (grafemi) Rapporto di seconda simbolizzazione

17 Fondamentale è la competenza fonologica Per i bambini che non sanno ancora leggere non è facile comprendere che le parole hanno due aspetti: Il suono e il significato. I bambini prescolari utilizzano il suono delle parole in maniera inconsapevole, automatica, come un mezzo per arrivare al significato E con la scrittura (e con l esperienza di una seconda lingua) che il suono delle parole diventa qualcosa a cui pensare consapevolmente, che si può analizzare e scomporre

18 La competenza fonologica E una competenza molto articolata, che si struttura progressivamente, dapprima con lo sviluppo del linguaggio orale ed, in seguito, in particolare con l apprendimento delle regole del linguaggio scritto.

19 Un bimbo di sei anni, che si accinge ad entrare nella scuola elementare, possiede della propria lingua solo una conoscenza fonologica, più o meno competente, che lo ha portato a strutturare una propria iniziale teoria linguistica Giacomo Stella

20 FONOLOGIA GLOBALE SVILUPPO SPONTANEO Età-prescolare Riconoscimento/riproduzione rime Scansione sillabica parole Manipolazione parole attraverso suffissi Giudizi di lunghezza parole

21 FONOLOGIA ANALITICA SVILUPPO / MATURAZIONE NON SPONTANEA PROCESSO DI APPRENDIMENTO Segmentazione fonemica (spelling) Fusione fonemica (blending) Riconoscimento consonante iniziale (preblending)

22 Es. Attività metafonologiche Globali Rime Segmentazione sillabica Identificazione sillaba iniziale Giochi sulle parole es. morta-della Analitiche Identificazioni suoni iniziali finali- interni Spelling Sintesi fonemica Elisione di suoni

23 SVILUPPO COMPETENZA FONOLOGICA Il bambino a 5 5,5 anni Riesce a dividere le parole in sillabe Riconosce un maggior numero di fonemi Identifica alcune lettere scritte (nome, vocali) Sente le rime e riesce a trovare una rima semplice SEGNALI PREMONITORI DIFFICOLTA A: Dividere le parole in sillabe Ricordare ed imparare i suoni e i nomi delle lettere Riconoscere le lettere del proprio nome Identificare il numero di parole in una breve frase

24 Cosa osservare nella scuola dell Infanzia Registrare il linguaggio dei bambini per valutare: La capacità di produrre i suoni della lingua es. tole x sole La capacità di combinare i suoni della lingua es. cimena parole complesse e lunghe. La costruzione della frase Lo sviluppo lessicale es. parole generiche coso Importante il lavoro sul lessico

25 Lo spazio per la lettura e scrittura nella scuola dell infanzia La scuola dell infanzia dovrebbe permettere a tutti i bambini una sperimentazione libera sui segni della scrittura in un ambiente ricco di scritture diverse, un ascolto della lettura ad alta voce, di vedere gli adulti scrivere, di cercare di leggere, di giocare con il linguaggio per scoprire somiglianze e differenze sonore (E. Ferreiro)

26 SEGNALI PREDITTIVI DI DIFFICOLTA FINO AI 3 ANNI - Ritardo di linguaggio - Familiarità di disturbo - Difficoltà di discriminazione uditiva DA 3 A 6 ANNI - Difficoltà di linguaggio (pronuncia non buona, frasi incomplete, problemi nella loro costruzione). - Scarsa abilità nel riconoscere e produrre rime, nell imparare filastrocche e canzoni. - Difficoltà a ricordare il nome di compagni e docenti - Difficoltà nella copia da modello e uso molto scorretto dello spazio foglio - Motricità fine inadeguata - Lentezza marcata nelle varie attività - Goffaggine motoria (vestirsi, allacciarsi scarpe, ecc.)

27 L INTERVENTO DI POTENZIAMENTO Didattica per l apprendimento

28 CON ATTIVITA SPONTANEE l'angolo della lettura con libri, giornali e riviste il supermercato con scatole di prodotti familiari ai bambini e soldi finti. l'angolo della posta con buca delle lettere e cassetta per ricevere ed inviare messaggi a compagni,insegnanti,genitori angolo dei giochi strutturati con stampini di lettere,grandi puzzle ecc

29 ATTIVITA DI ROUTINE L'obiettivo della scuola dell'infanzia è quello di FAR SCOPRIRE LA LINGUA SCRITTA,NON DI INSEGNARE A LEGGERE E A SCRIVERE; in un ambiente stimolante il passaggio dalla scoperta alla conquista del sistema avviene di conseguenza..

30 ATTIVITA STRUTTURATE in sezione in laboratorio LABORATORIO DI LETTO- SCRITTURA narrazione di fiabe produzione di vari tipi di testi letture esplorative e per ipotesi costruzione del libro personale costruzione della frase giochi di attività idonee a far sperimentare la stabilità della lingua scritta prove di invarianza giochi idonei ad indurre i bambini a riconoscere la scrittura ed a differenziarla dal disegno.

31 campi d esperienza Quale metodologia? creare contesti culturalmente ricchi e motivanti, che permettono agli allievi esperienze cognitive significative per una proposta formativa centrata sulle competenze da promuovere lavoro cooperativo esperienze svolte nel piccolo gruppo per una collaborazione attiva, aiuto reciproco, ricca formulazione di domande, richieste, suggerimenti conflitto cognitivo reso possibile da un apprendimento per domande

32 I GIOCHI LINGUISTICI I GIOCHI FONOLOGICI

33 Esempi di Attività Stimolare la percezione e la discriminazione uditiva; rappresentare l alternanza suono-silenzio facendovi corrispondere movimento- inattività; leggere e riprodurre sequenze ritmiche con materiali diversi: blocchi logici, gettoni, cerchi; riconoscere i suoni iniziali e finali delle parole; trovare assonanze e rime; giocare con le filastrocche, ecc..

34 Esempi di Attività trasformare le parole da maschili a femminili; riconoscere le sillabe : battiamo le mani per ogni sillaba nei nomi dei bambini e in altre parole; raggruppare figure che cominciano allo stesso modo; raggruppare figure che finiscono allo stesso modo; trovare parole efigure il cui nome comincia come luna;

35 Segmentazione Uditiva Indovinare di chi si tratta sillabando il nome o pronunciandolo sillaba per sillaba. Scambio dei ruoli: il bambino segmenta il nome di un compagno e l insegnante lo individua. (Il gioco si può svolgere anche con un pari) Separare più nomi pronunciati dall insegnante senza interruzione. Esempio: MARALUCASIMONE

36 Fusione Uditiva Proporre oralmente la successione di sillabe e/o di fonemi utili a far comporre il nome di un compagno. Proporre oralmente una successione di sillabe, con l aggiunta di una inutile, far comporre il nome del compagno. Esempio: SI FA MO NE ( SIMONE). ATTENZIONE: i bambini devono sapere che vi è una sillaba in più.

37 Complemento Uditivo Proporre oralmente al bambino il suo nome in modo incompleto e chiedere di completare. Proporre oralmente al bambino il nome di un compagno in modo incompleto e chiedere di completare.

38 AREA UDITIVA GIOCHI VERBALI riflettere e riconoscere suoni posti all inizio, alla fine delle parole ( indovinare il suono..., indovinare una parola a partire dal suono iniziale..., trovare tante parole che iniziano come..., sostituire i fonemi per ottenere parole diverse...) riconoscere la forma delle parole,differenziandole tra lunghe e corte riconoscere la somiglianza fonetica tra due parole in rima

39 Per potenziare la competenza fonologica Il bambino di 5 anni solitamente arriva a compiere le seguenti operazioni: Riconoscimento della sillaba iniziale (MARE- MA) Segmentazione della parola in sillabe(mare- MA-RE) Riconoscimento tra un suono e l altro (PA BA)

40 La progressione per una buona competenza fonologica Riconoscimento della sillaba iniziale Riconoscimento della sillaba finale Riconoscimento della sillaba intermedia Riconoscimento del fonema iniziale Riconoscimento del fonema finale Riconoscimento dei fonemi intermedi Riconoscimento di tutti i fonemi.

41 Interventi di 1 livello: strumenti per la diagnosi precoce delle difficoltà Caratteristiche: Semplicità di applicazione Semplicità di lettura Gestibili da tutti gli insegnanti Informatività mirata A regime nei protocolli dellescuole Funzione di riflessione meta per docenti

42 IPDA (Terreni, Tretti, Corcella, Cornoldi, Tressoldi,2002) questionario osservativo per l dentificazione(ultimo anno scuola dell infanzia) Comportamento Motricità Comprensione linguistica Espressione Orale Metacognizione Altre abilità cognitive (memoria, ab. di riproduzione,..) Pre-alfabetizzazione Pre-matematica

43 SVILUPPO DEL PROGETTO ottobre / Osservazione bambini/e (screening generale) frequentanti l ultimo anno della scuola dell'infanzia -questionario osservativo IPDA

44 SVILUPPO DEL PROGETTO Novembre/dicembre Identificazione dei bambini a rischio di insuccesso scolastico - approfondimento mirato utilizzo di una batteria di prove volte a valutare in modo più approfondito i prerequisiti degli apprendimenti scolastici di base.

45 SVILUPPO DEL PROGETTO gennaio- giugno Intervento di potenziamento delle abilità carenti attraverso attività mirate in piccolo gruppo Verifica dei percorsi

46 Apprendimento È come un attaccapanni: se non si trova il gancio a cui appendere il cappotto, questo cade a terra (J.Bruner) GRAZIE PER L ATTENZIONE

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