EDUCAZIONE ALIMENTARE E NUTRIZIONALE: CHO COUNTING E DINTORNI
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- Miranda Colella
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1 EDUCAZIONE ALIMENTARE E NUTRIZIONALE: CHO COUNTING E DINTORNI INFERMIERA PATRONO MARIELLA DSS 12 CONVERSANO (BA) U.O.T. ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE METABOLICHE DIRIGENTE RESPONSABILE DOTT. V. A. GIAGULLI
2 EPIDEMIOLOGIA Le persone affette da diabete mellito nel mondo sono circa 382 milioni, pari all'8.3% della popolazione e si stima che raggiungeranno i 592 milioni entro il Il diabete è considerato un fenomeno pandemico, legato a cambiamenti economici e comportamentali. Da non sottovalutare sono anche i cambiamenti lavorativi avvenuti negli ultimi decenni, si è passati da lavori manuali molto pesanti a lavori sedentari. Lo stile di vita di questi ultimi anni ha comportato anche una modificazione profonda nel tipo di dieta adottata. Sono cresciuti numericamente i ristoranti chiamati "fast food", di conseguenza è incrementata anche la distribuzione di diete non salutari, di bevande zuccherine e diete ricche in calorie. Per tali motivi e per una sensibile riduzione dell attività fisica, si è registrato un incremento del peso corporeo, sia nel sesso maschile che in quello femminile.
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4 L'adozione di un regime alimentare sano e controllato non è sufficiente: per controllare il peso è necessario anche svolgere attività fisica regolare.
5 STANDARD ITALIANI PER LA CURA DEL DIABETE MELLITO 2014 RACCOMANDAZIONI Le persone affette da alterazioni glicemiche o diabete devono ricevere, preferibilmente da un dietologo o da un dietista, esperti in terapia medica nutrizionale (MNT, medical nutrition therapy) del diabete e quindi inseriti nel team diabetologico, una MNT individualizzata al fine di raggiungere gli obiettivi terapeutici. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione B) Un approccio multispecialistico è necessario per integrare la MNT in un programma terapeutico che deve tenere in considerazione le esigenze personali, la disponibilità ai cambiamenti, i target metabolici, il tipo di diabete e trattamento ipoglicemizzante, il livello di attività fisica e lo stile di vita. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B)
6 Un alimentazione sana è quella che riesce a coprire il fabbisogno nutritivo ed energetico della persona. Per essere bilanciata deve anche essere equilibrata e varia. Bisogna sempre introdurre gli alimenti nelle giuste percentuali: Carboidrati 45-60% kcal tot Proteine 10-20% kcal tot Grassi 35% kcal tot Fibre >40 g/die Vitamine Sali minerali Acqua LE BASI DELL IGIENE ALIMENTARE Standard Italiani per la cura del diabete mellito 2014
7 I benefici dell esercizio fisico: L ATTIVITA FISICA 1. brucia le calorie in eccesso favorendo la perdita di peso; 2. favorisce la vascolarizzazione del cuore; 3. riequilibra la concentrazione dei grassi nel sangue, con riduzione del colesterolo e dei trigliceridi; 4. migliora una eventuale ipertensione arteriosa; 5. migliora la tolleranza al glucosio; 6. favorisce la riduzione dell insulina in circolo; 7. arreca notevoli benefici psicologici.
8 L ATTIVITÀ FISICA Il tipo di esercizio fisico consigliabile: Aerobico(camminata, cyclette, nuoto.) Costante ( tre volte a settimana) Di sufficiente durata( 30/40 minuti)
9 RUOLO DELL INFERMIERE NELL APPROCCIO ALLA DIETOTERAPIA L infermiere promuove stili di vita sani, la diffusione del valore della cultura della salute e della tutela ambientale, anche attraverso l informazione e l educazione. A tal fine attiva e sostiene la rete di rapporti tra servizi e operatori. (Codice Deontologico dell Infermiere Capo IV Articolo 19) Federazione Nazionale Collegi Ipasvi Codice Deontologico dell Infermiere 2009 L infermiere, inserito in un team diabetologico composto solo dal medico e dall infermiere, opportunamente formato, dà al paziente diabetico i consigli adeguati a favorire un alimentazione sana ed equilibrata.
10 RUOLO DELL INFERMIERE NELL APPROCCIO ALLA DIETOTERAPIA NEL DM2 In un paziente con DM2 in sovrappeso o obeso, l infermiere consiglia una dieta povera di zuccheri semplici e di grassi e ricca di fibre, che hanno il beneficio di ridurre l assorbimento degli zuccheri, regolarizzano l intestino e non apportano calorie. La dieta mediterranea prevede il consumo di: legumi 4 volte a settimana, pesce 3-4 volte a settimana, poca carne rossa, da preferire quella bianca, utilizzo di cereali integrali, frutta e verdura di stagione. Altresì è importante anche la quantità degli alimenti introdotti per ogni pasto.
11 RUOLO DELL INFERMIERE NELL APPROCCIO ALLA DIETOTERAPIA NEL DM1 In un paziente con DM1 solitamente normopeso, per migliorare la sua qualità di vita,la dieta non può essere così restrittiva. Viene fornito loro lo strumento del conteggio dei carboidrati in modo che possano somministrarsi l insulina in base alla quantità di CHO ingeriti al pasto.
12 Standard italiani per la cura del diabete mellito2014 Nelle persone con diabete tipo 1 la terapia insulinica deve essere integrata in un programma nutrizionale e di attività fisica individuale. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) I pazienti trattati con analoghi ad azione rapida dell insulina o con microinfusori devono modificare i boli di insulina preprandiali sulla base dei carboidrati contenuti nei pasti. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) Il counting dei carboidrati si conferma nel contesto della MNT, componente essenziale, e identifica la strategia più efficace per il controllo glicemico nel paziente diabetico in trattamento insulinico intensivo. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione B)
13 IL COUNTING DEI CARBOIDRATI Il conteggio dei carboidrati è uno strumento per una corretta terapia nutrizionale dei pazienti diabetici in terapia insulinica utilizzato per migliorare sia il controllo metabolico che la qualità di vita. Applicando questo metodo, si potrà correttamente modificare la dose d insulina in base ai carboidrati assunti,permettendo una maggiore libertà nella scelta della composizione del pasto: ma per utilizzarlo con successo è indispensabile sviluppare delle capacità ed abilità individuali che permettano di saper conteggiare correttamente i carboidrati assunti nei singoli pasti.
14 PER IMPARARE A CONTEGGIARE I CARBOIDRATI IL PAZIENTE DEVE: Identificare i macronutrienti della dieta e definire il loro effetto sulla glicemia Identificare gli alimenti che contengono carboidrati Imparare quanti carboidrati sono contenuti nei vari alimenti Stimare accuratamente le porzioni di cibo.
15 RAPPORTO INSULINA -CARBOIDRATI Quando il paziente in trattamento insulinico sa riconoscere gli alimenti che contengono carboidrati e sa stimare il contenuto delle singole porzioni è pronto per applicare il rapporto carboidrati-insulina e poter variare la dose di insulina in base ai carboidrati che intende assumere. Il rapporto insulina-carboidrati è un numero che esprime la quantità di carboidrati metabolizzati da una unità di insulina (rapida o analogo), riportando così la glicemia nei valori prefissati, entro 4-5 ore dal pasto.
16 IDENTIFICAZIONE DEL RAPPORTO I/CHO
17 RAPPORTO INSULINA -CARBOIDRATI Il rapporto insulina/carboidrati si considera appropriato quando la glicemia post-prandiale rientra nel range stabilito entro 2-5 ore dopo il pasto, oppure quando l escursione glicemica post-prandiale rimane entro i limiti desiderati. Tale valore puo essere considerato ottimo se fino a 40 mg/dl e accettabile se non supera i 60 mg/dl. Occorre tener presente e ricordare che alcune situazioni, quali ad esempio il peso, abitudini alimentari e attivita fisica, possono influenzare il rapporto insulina/carboidrati: pertanto se tali parametri dovessero variare il rapporto va ricalcolato.
18 CONCLUSIONI La dieta o Terapia Medica Nutrizionale (Medical Nutrition Therapy) è attualmente considerata l intervento principale nella terapia della persona con diabete mellito: essa si pone come componente essenziale nella gestione della malattia diabetica e del suo autocontrollo e come strategia necessaria per ottimizzare il controllo della glicemia e la prevenzione delle complicanze micro e macrovascolari.
19 ESPERIENZA CLINICA DELL AMBULATORIO DI DIABETOLOGIA DELL U.O.T. DI ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE METABOLICHE DEL P. T. A. JAIA DI CONVERSANO TEAM COMPOSTO DAL DOTT.V.A.GIAGULLI, DOTT.SSA M.I.RAMUNNI INFERMIERI: M.PATRONO, A.BIVACCO E N.M.LIUZZI Abbiamo analizzato i dati provenienti dalle cartelle cliniche informatizzate dei pazienti afferenti all ambulatorio di diabetologia dell U.O.T. di Endocrinologia e Malattie Metaboliche del P.T. di Conversano. Abbiamo osservato: Pazienti con DM (42.8%) 896 di sesso maschile (49.7%), 904 di sesso femminile (50.3%). Tipo trattamento ipoglicemizzante: 99 solo dietoterapia (5.5%); 1110 in terapia con I.O (61.6%).; 591 in terapia insulinica (32.8%). Pazienti con DM1 100 (2.3%) 59 di sesso maschile, 41 di sesso femminile. Terapia insulinica: 40 in CSII (mediante pompa) 60 in MDI. 50 hanno già partecipato agli incontri per il conteggio dei CHO, gli altri 50 sono in attesa di effettuarlo.
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