Nutrizione artificiale e vitamine

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1 Nutrizione artificiale e vitamine Emanuele Cereda MD, PhD Direzione Medica di Presidio Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e.cereda@smatteo.pv.it

2 VITAMINE Gruppo di composti organici eterogenei dal punto di vista chimico che sono attivi a bassissime concentrazione ed indispensabili per gli organismi viventi, in quanto consentono lo svolgimento di funzioni biologiche essenziali. Possono essere sintetizzate solo dalle piante (ad eccezione della vitamina D); gli animali devono pertanto procurarsele ingerendo direttamente vegetali, o animali che se ne cibano Svolgono un ruolo essenziale nel metabolismo perché agiscono da coenzimi, ossia si legano a enzimi specifici e ne permettono la funzione di catalizzatori durante lo svolgimento delle reazioni metaboliche La carenza di una o più vitamine provoca sindromi anche gravi che complessivamente prendono il nome di avitaminosi

3 METABOLIC PATHWAYS

4 L.A.R.N.

5 IMPLICAZIONI IN PRATICA CLINICA Il supporto di nutrizione artificiale rappresenta l unica fonte? TIPO DI SUPPORTO FABBISOGNI

6 FABBISOGNI GIORNALIERI DI VITAMINE Tiamina Biotina Vitamina Riboflavina Niacina Acido Folico Ac. Pantotenico Vitamina B 6 Vitamina B 12 Acido Ascorbico Enterale 1,2 mg 1,3 mg 16 mg 400 µg 5 mg 1,7 mg 6 mg 12 2,4 µg 5 µg 30 µg 60 µg 90 mg Parenterale 6 mg 3,6 mg 40 mg 600 µg 15 mg 200 mg Vitamina A Vitamina D Vitamina E Vitamina K 900 µg 15 µg 15 mg 120 µg 1 g (3300 U.I.) 5 µg (200 U.I.) 10 mg (10 U.I.) 150 µg

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8 LIVELLI DI VITAMINE CONTENUTI IN DIVERSI TIPI DI MISCELE PER NE DISPONIBILI IN COMMERCIO

9 LIVELLI DI VITAMINE CONTENUTI IN UN MINIMO REGIME NUTRIZIONALE DI NE 1500 kcal/die)

10 CANDIDATI ALLA NUTRIZIONE ARTIFICIALE Non possono mangiare o non mangiano in quantità sufficiente (e.g. disfagia, neoplasie, CT e RT) Non devono mangiare (e.g. insufficienza intestinale, stroke) Non vogliono mangiare (e.g. anoressia nervosa, demenza) Sono malnutriti e/o presentano dei fabbisogni aumentati che non riescono o non riusciranno a soddisfare Il soggetto con cui abbiamo a che fare è quindi il più delle volte in condizioni patologiche e non fisiologiche

11 ? TOSSICITA (liposolubili)

12 STATO NUTRIZIONALE CONDIZIONE RISULTANTE DA: Introduzione dei nutrienti Assorbimento dei nutrienti Utilizzo dei nutrienti PATOLOGIA MALNUTRIZIONE

13 MALNUTRIZIONE Le malnutrizioni possono essere classificate in funzione di vari parametri. Tuttavia, la più pratica e comune classificazione si basa sul fattore nutritivo la cui deficienza o eccedenza è responsabile della malattia. malnutrizione proteica (kwashiorkor) malnutrizione proteico-energetica (marasma) malnutrizione lipidica malnutrizione vitaminica malnutrizione idro-minerale.

14 Evidenza di Grado A - Identificare il paziente malnutrito o a rischio di malnutrizione - Identificare il paziente a rischio di complicanze - Identificare il paziente che può beneficiare di un trattamento What is the condition now? Is the condition stable? Will the condition get worse? Will the disease process accelerate nutritional deterioration? Kondrup et al. ESPEN Guidelines for Nutrition Screening Clin Nutr 2003;22:

15 La stessa cosa vale per lo status vitaminico!! ASPETTI DI INTERESSE la provenienza, la patologia del paziente, la durata del supporto, il tempo necessario a coprire i fabbisogni la sua destinazione (NA long-term)

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20 5411 TPN All surgical inpatients

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33 CONCLUSIONI Al di là di quelle che sono stati carenziali clinicamente manifesti, le implicazioni dello status vitaminico sull outcome del paziente in NA non sono ad oggi chiare. È difficile stabilire il reale ruolo del supporto vitaminico (indipendente dall apporto calorico) sull outcome del paziente in nutrizione artificiale (REDOXs trial??) Fabbisogni? Indicazioni al supporto?

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35 QUALI INDICAZIONI??

36 Profilassi con TIAMINA nel paziente a rischio di refeeding

37 SHORT-TERM Nel paziente critico o più in generale in quello che va incontro a situazioni di stress l infusione di un complesso vitaminico dovrebbe essere sempre presente in una terapia infusionale. +++ in coloro che non hanno un intake adeguato entro i 3 giorni La supplementazione dovrebbe quindi essere protratta alla fase di recovery. in tali pazienti una valutazione dello status vitaminico è il più delle volte di scarsa utilità.

38 LONG-TERM Tutti i supporti di NA long-term dovrebbero considerare un apporto adeguato e costante. ++ Paziente epatopatico e nefropatico (attenzione alla tossicità!!) A tale proposito la valutazione dello status vitaminico dovrebbe essere periodicamente considerata al fine di modulare gli apporti.

39 Modalità di somminstrazione? Bio-disponibilità Enterale? Parenterale? Modalità di supporto (praticabilità) Importanza della correzione (entità dello stato carenziale e necessaria tempestività della correzione)

40 THANK YOU FOR THE ATTENTION

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