Nutrisurvey 1.0 Abitudini alimentari di un campione rappresentativo della popolazione della Basilicata. Introduzione Materiali e metodi
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- Artemisia Bartolini
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1 Nutrisurvey 1.0 Abitudini alimentari di un campione rappresentativo della popolazione della Basilicata. Dott.ssa Marilena Vitale, Università degli Studi di Napoli "Federico II" Prof. Eugenio Parente, Università degli Studi della Basilicata Introduzione Nutrisurvey 1.0 è uno studio condotto in collaborazione fra la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell'università degli Studi della Basilicata e l'irccs CROB di Rionero, nell'ambito del Progetto di Ricerca "Alimenti Tipici della Basilicata: strategie nutrizionali di prevenzione e miglioramento della qualità della vita", finanziato dalla Regione Basilicata. Pur essendo molto lontano dalla capillarità della Sorveglianza Passi, Nutrisurvey ha usato strumenti di indagine approfondita per studiare le abitudini alimentari di un campione della popolazione lucana. Benché, nonostante sforzi ripetuti di divulgazione, il numero di soggetti raggiunti dall'indagine sia molto inferiore alle aspettative (probabilmente a causa della laboriosità della compilazione dei questionari utilizzati e dalla scarsa motivazione dovuta alla mancata percezione dell'importanza della dieta per la salute), Nutrisurvey 1.0 rappresenta un primo passo nello studio delle abitudini alimentare della popolazione lucana e costituisce un repository di dati che possono essere utilizzati per tarare studi successivi. In questo report illustreremo i principali risultati dello studio. Materiali e metodi Partecipanti Hanno partecipato allo studio 195 uomini (31.9%) e donne, di età compresa tra 18 e 60 anni, arruolati in Basilicata, presso l Università degli Studi di Potenza (UNIBAS) ed il Centro di Ricerca Oncologico della Basilicata (CROB). 43% dei partecipanti avevano una laurea (triennale o magistrale), 50% un diploma di scuola secondaria superiore, il resto titoli di studio di livello inferiore. Al survey hanno prevalentemente partecipato studenti e lavoratori dell'università degli Studi della Basilicata. Anamnesi e Valutazione delle caratteristiche antropometriche A tutti i partecipanti allo studio era richiesto di compilare una scheda con i propri dati anagrafici e informazioni relative alla presenza di patologie sia personali che familiari. Inoltre, per tutti i partecipanti allo studio sono stati misurati peso, altezza, circonferenza vita e circonferenza fianchi, secondo protocollo standard. A partire dal peso e dall altezza è stato calcolato l indice di massa corporea (IMC) secondo la formula Peso (Kg)/Altezza (m) 2 ; a partire dalla circonferenza vita e fianchi è stato calcolato il rapporto vita- fianchi secondo la formula Circonferenza Vita (cm)/circonferenza Fianchi (cm). E' stato inoltre calcolato l'indice ABSI (A body shape index) (Krakauer et al, 2012). Valutazione delle abitudini alimentari La valutazione delle abitudini alimentari è stata effettuata mediante la versione italiana del questionario EPIC (European Prospective Investigation on Cancer and Nutrition), un questionario alimentare semi- quantitativo di frequenza validato ed utilizzato in molti studi epidemiologici (Pala et al., 2003; Pisani et al., 1997). Ai partecipanti era richiesto di indicare la frequenza di consumo di ciascuno alimento assunto negli ultimi 12 mesi e la quantità consumata, servendosi dell aiuto di immagini rappresentanti diverse porzioni dello stesso alimento. L apporto di nutrienti è stato calcolato usando un software elaborato ad hoc, sulla base della Banca dati di composizione degli alimenti dell Istituto Europeo di Oncologia (Salvini et al., 1998) e delle Tabelle di composizione degli 1
2 alimenti dell Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) (Carnovale e Marletta, 2000). Ai partecipanti sono stati inoltre somministrati due ulteriori questionari, uno per la valutazione del rischio (Lindström e Tuomilehto, 2003) diabete e uno per la valutazione della mediterraneità della dieta (Vitale, 2014). Analisi Statistica I dati sono espressi come media e deviazione standard (M±DS), oppure come %. Il confronto tra medie è stato effettuato con il Test T di Student per dati indipendenti. Il confronto tra proporzioni è stato effettuato con il Test del Chi- Quadro. Un valore di p<0,05 (due code) è stato considerato statisticamente significativo. L analisi è stata eseguita con il software SPSS 21.0 per Windows. Sono inoltre state condotte analisi grafiche e statistiche (test di Kolmogorov- Smirnov a 2 campioni KS, cluster analysis, Principal Component Analysis) utilizzando Systat 13 per Windows (Systat Software Inc., San Jose, CA, USA). Risultati Sono stati analizzati i questionari alimentari di 204 partecipanti Le caratteristiche della popolazione studiata sono riportate nella Tabella 1, divise per sesso. Il campione di popolazione studiato è rappresentato principalmente da donne. Grafici mostranti le caratteristiche della popolazione studiata sono riportati nelle Figure 1-4. Tabella 1. Caratteristiche generali dei Partecipanti al Nutrisurvey 1.0. Medie con deviazioni standard. Gli asterischi indicano differenze statisticamente significative (p<0.05) fra uomini e donne rilevate con il test t per campioni indipendenti. Popolazione Totale Uomini Donne Numerosità (n) (30.3%) 136 (69.7%) Età (anni) 35.7± ± ±14.0 BMI (Kg/m 2 ) 25.2± ±5 25.1±4.6 Circonferenza Vita (cm) 83.4± ± ±11.5* Circonferenza Fianchi (cm) 100.7± ± ±8.8 Vita/Fianchi 0.8± ± ±0.1* Fumo (%) Attività Fisica (>5h/settimana) * Familiarità per: Ipertensione (%) Dislipidemie (%) Diabete (%) Tumori (%) Malattie Cardiovascolari (%) Anamnesi Personale: Ipertensione (%) Dislipidemie (%) Diabete (%) Tumori (%) Malattie Cardiovascolari (%) * * 2.9 Rischio Diabete 6.9± ± ±4.5 * Test- T per dati Indipendenti vs Uomini, P<0.05 2
3 Figura 1. Distribuzione della popolazione studiata in Nutrisurvey per classi di età e per sesso. Figura 2. Distribuzione degli intervistati in Nutrisurvey per stato civile e sesso. Figura 3. Distribuzione degli intervistati in Nutrisurvey per livello di scolarità e sesso. Il campione mostrava una prevalenza di persone in giovane età (prevalentemente studenti dell'università degli Studi della Basilicata), celibi o nubili. La distribuzione in classi di età (18-34, 35-50, 51-69) e per scolarità non era significativamente diversa fra i due sessi (test χ 2 ) mentre erano significative le differenze per stato civile e per occupazione. I dati quindi non possono essere facilmente estesi alla popolazione generale, che ha una struttura demografica diversa. 3
4 Figura 4. Distribuzione degli intervistati in Nutrisurvey per condizione occupazionale e sesso. I dati (Tabella 1) mostrano che le donne hanno un valore di circonferenza vita ed un rapporto vita- fianchi significativamente più basso rispetto agli uomini, sebbene è importante tener presente che la maggior parte della popolazione studiata ha una circonferenza vita che è perfettamente in linea con i valori di riferimento. Le donne, inoltre, svolgono una quantità di attività fisica che è di gran lunga inferiore rispetto agli uomini e ben il 23.5% di esse dichiara di essere stata affetta da una patologia tumorale rispetto al 6.8% degli uomini (p<0.05). Ponendo l attenzione all anamnesi familiare, anche in questo caso ben il 30.9% delle donne dichiara di avere un genitore o un fratello/sorella affetto da tumore rispetto al 15.3% degli uomini (P<0.05). Non ci sono differenze tra uomini e donne per tutte le altre caratteristiche considerate in Tabella 1. Ulteriori analisi statistiche sono state condotte sui dati disaggregati per classe di età, stato civile, scolarità, condizione lavorativa. Le figure 5-7 mostrano la distribuzione dell'indice di massa corporea (BMI) per classe di età, stato civile, scolarità e condizione lavorativa. E' possibile notare una tendenza all'incremento del BMI con l'età. Le differenze fra uomini e donne sono significative (test KS) fra uomini e donne per la classe di età anni. Figura 5. Distribuzione dell'indice di massa corporea (BMI) fra gli intervistati in Nutrisurvey per classe di età e sesso. 4
5 Figura 6. Distribuzione dell'indice di massa corporea (BMI) fra gli intervistati in Nutrisurvey per stato civile (1 celibe/nubile; 2 sposato/a; 3 divorziato/a; 4 vedovo/a) e sesso. Esiste inoltre un'associazione significativa fra stato civile e BMI, con valori più alti per gli uomini sposati vs. celibi e le donne divorziate (divorziate>sposate>nubili) (test KS, test χ 2 ). Nelle donne un BMI minore è significativamente associato ad un livello maggiore di scolarità. Non sono significative le differenze per condizione di impiego. Data la struttura del campione e la sua limitatezza numerica i risultati per le singole associazioni vanno presi con una certa cautela senza assumere relazioni causali, che potrebbero dipendere in modo complesso dai vari fattori analizzati. Figura 7. Distribuzione dell'indice di massa corporea (BMI) fra gli intervistati in Nutrisurvey per scolarità (1 laurea; 2 diploma di scuola secondaria superiore; 3 diploma di scuola media; 4 licenza elementare) e sesso. Gli intervistati sono stati sottoposti a due ulteriori questionari, che valutavano il rischio diabete (considerando soprattutto fattori anamnestici) e la "mediterraneità" della dieta. 5
6 Figura 8. Relazione fra risultati del questionario sul rischio diabete e categoria di BMI. Il rischio di diabete, abbastanza evidentemente, aumenta con le condizioni di obesità, è relativamente basso nei normopeso e piuttosto variabile nella categoria dei sovrappeso. Non esiste invece alcuna relazione fra la "mediterraneità" della dieta e il BMI. Tabella 2. Composizione media della dieta seguita dai partecipanti al Nutrisurvey 1.0. Medie con deviazioni standard. Gli asterischi indicano differenze statisticamente significative (p<0.05) fra uomini e donne rilevata con il test t per campioni indipendenti. Popolazione Totale Uomini Donne Energia (Kcal) ± ± ±737.5* Proteine (%) 15.8± ± ±2.5* Lipidi (%) 37.7± ± ±5.5 Saturi (%) 11.5± ± ±2.5 Monoinsaturi (%) 17.7± ± ±3.3 Polinsaturi (%) 4.9± ±1.0 5±1.1 Colesterolo (mg) 339.1± ± ±141.4* Carboidrati (%) 48.9± ± ±6.2 Solubili (%) 20.1±5 18.9± ±4.7* Fibra (g/1000 Kcal) 12.0± ± ±3.5* Alcool (g) 3± ± ±2.9* Calcio (mg) ± ± ±372.5* La tabella 2 riporta la composizione in nutrienti della dieta seguita dai partecipanti allo studio. Il contenuto medio in energia mostra che le donne hanno un apporto energetico che è significativamente più basso rispetto agli uomini, così come l apporto di proteine (espresse come % dell energia totale della dieta), colesterolo (espresso in mg/die), alcool (espresso in g/die) e calcio (espresso in mg/die) (P<0.05). Il consumo di carboidrati solubili (espressi come % dell energia totale della dieta) e fibra alimentare (espressa come g/1000 Kcal) è, invece, 6
7 significativamente più alto nelle donne rispetto agli uomini (P<0.05). Per tutti gli altri nutrienti della dieta riportati in tabella 2 non si osservano differenze statisticamente significative. Queste differenze nella composizione in nutrienti della dieta seguita dai partecipanti allo studio, si traducono in una differente composizione in alimenti della dieta di uomini e donne partecipanti allo studio, come mostrato nella tabella 3. Tabella 3. Consumo di Alimenti, espresso in grammi/giorno, dei Partecipanti al Nutrisurvey 1.0. Medie con deviazioni standard. Gli asterischi indicano differenze statisticamente significative (p<0.05) fra uomini e donne rilevata con il test t per campioni indipendenti. Alimenti (g/giorno) Popolazione Totale Uomini Donne Cereali e Tuberi 262.5± ± ±128.3 * Cereali Integrali 26.8± ± ±40.5 Legumi 32.5± ± ±25.8 Verdure 232.2± ± ±111.5 Frutta 363.7± ± ±197.3 Frutta Secca 7.9± ± ±11.6 Carne e Salumi 140.9± ± ±85.8 * Pesce 47.2± ± ±33.5 Prodotti Caseari 48± ± ±36.0 Uova e Frattaglie 20.8± ± ±10.0 * Latte e Yogurt 147.5± ± ±156.5 Oli Vegetali 31.3± ± ±14.2 Grassi Animali 3.5± ± ±3.9 * Dolci 92.8± ± ±71.3 Zuccheri Aggiunti 16.6± ± ±14.9 Bevande Zuccherate 96.4± ± ±110.7 Bevande Alcoliche 80.8± ± ±72.2 * Caffè e Tè 145.4± ± ±114.2 Per quanto riguarda il consumo di alimenti ricchi in grassi e/o proteine, le donne mostrano un consumo significativamente più basso di alimenti ricchi in grassi saturi e colesterolo, quali carne, salumi, grassi animali, uova e frattaglie rispetto agli uomini (P<0.05). Per quanto riguarda il consumo di alimenti ricchi in carboidrati, le donne hanno un consumo significativamente più basso di alimenti amidacei ad alto IG, quali cereali e tuberi (P<0.05). Non sono state osservate differenze tra uomini e donne per il consumo di cereali integrali, verdure, legumi e frutta, sebbene vi sia una tendenza ad avere un consumo più elevato di questi alimenti tra le donne. Per quanto riguarda, infine, l alcool, le donne hanno un consumo significativamente più basso di bevande alcoliche rispetto agli uomini (P<0.05). Per verificare se esistessero gruppi più o meno omogenei con diversi tipi di consumo di categorie di alimenti è stata condotta una matrix cluster analysis sui dati del consumo di alimenti (categorie IMIEI), standardizzati in g/1000 kcal consumate, utilizzando 1- r di Pearson come misura di distanza e Ward come metodo di clustering. Il numero di gruppi valutato utilizzando diversi parametri (F, RMSS, etc.) è 10. I risultati sono riportati nella Figura 9 mentre un diagramma a barre mostrante il consumo di categorie di alimenti per i vari gruppi è mostrato nella Figura 10. 7
8 Figura 9. Raggruppamento dei partecipanti a Nutrisurvey 1.0 sulla base del consumo standardizzato di diverse categorie di alimenti (g/1000 kcal). I gruppi di alimenti che sembrano influenzare di più la separazione dei diversi gruppi sono la frutta (il consumo più alto e più basso della media divide la popolazione in due grandi gruppi), i vegetali, i cereali, latte e yoghurt, carne e bevande zuccherate. 8
9 Figura 10. Consumo medio di diverse categorie di alimenti (g/1000 cal) nei gruppi individuati nella Figura 9. È stata valutata, infine, la coerenza delle abitudini alimentari dei partecipanti allo studio con le indicazioni delle linee guida nutrizionali per la popolazione generale riportate nei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana (LARN) (SINU, 2012). In Figura 11 è riportata la percentuale di partecipanti allo studio, con abitudini alimentari in linea con le raccomandazioni nutrizionali. Figura 11. Aderenza dei partecipanti a Nutrisurvey alle raccomandazioni nutrizionali SINU L adesione non presenta differenze significative tra gli uomini e le donne per i nutrienti considerati, eccetto che per gli zuccheri solubili e la fibra. Infatti, per quanto riguarda gli zuccheri solubili sono gli uomini ad aderire maggiormente alla raccomandazione nutrizionale (P<0.05); per quanto riguarda, invece, la fibra alimentare, le donne mostrano una adesione 9
10 maggiore rispetto agli uomini (P<0.05). Si evince, comunque, che l adesione è molto scarsa per il consumo di fibra (solo il 23.3% della popolazione totale studiata segue le indicazioni delle linee guida sul consumo di fibra alimentare, mentre la restante parte ne consuma meno di quanto raccomandato), di zuccheri solubili e di acidi grassi saturi che mediamente eccedono i livelli consigliati (rispettivamente il 17.6% ed il 29.0% della popolazione totale studiata segue le indicazioni delle linee guida sul consumo di zuccheri solubili e acidi grassi saturi, mentre la rimanente parte consuma una quantità più elevata di quella raccomandata). I dati sono stati analizzati anche per classe di età e in relazione ai cluster individuati nella figura 9 (per i quali è stato calcolato un indice globale di aderenza, che variava da 0 a 10, alle raccomandazioni sommando i valori e dividendo per 9, Figura 11). In particolare gli individui appartenenti alla classe di età mostrano una maggiore frequenza di adesione alle raccomandazioni per colesterolo e grassi saturi (probabilmente anche in relazione all'esistenza di stati ipertensivi, dislipidemie e patologie cardiovascolari), mentre gli individui della fascia di età più bassa mostrano una bassa aderenza alle raccomandazioni per il consumo di fibra. Figura 11. Adesione alle raccomandazioni nutrizionali (score globale, variante da 0 a 10) per i diversi cluster individuati nella figura 9 per i partecipanti a Nutrisurvey 1.0 Il cluster 2 ha un livello di adesione particolarmente alto, legato soprattutto ad una dieta prevalentemente vegetariana. Il cluster 1 ha invece una dieta con un consumo di carne elevato ed un consumo di frutta particolarmente basso. Il cluster 7 ha un consumo eccessivo di latte e yoghurt e un basso consumo di frutta e vegetali, mentre il cluster 9 ha un consumo molto alto di bevande zuccherate. Curiosamente, questi risultati non si riflettono sul BMI, come mostrato dalla Figura 12. Infatti, il cluster 2 contiene una % molto alta di individui sovrappeso, mentre i cluster 5 e 7-10 mostrano percentuali alte di individui normopeso. Ciò è dovuto probabilmente al fatto che il raggruppamento è stato effettuato usando i dati per categoria di alimenti standardizzati per input energetico. 10
11 Figura 12. Distribuzione degli individui dei cluster della figura 9 in funzione della condizione (normopeso, sovrappeso o obeso) individuate mediante il BMI. Principali conclusioni Per quanto limitata nelle sue dimensioni Nutrisurvey è stata un'indagine interessante, se non altro per il livello di approfondimento raggiunto. L'approccio potrebbe essere esteso ad un numero maggiore di partecipanti con il coinvolgimento di partner del Servizio sanitario o di volontari particolarmente motivati (un primo tentativo con l'avis regionale non ha purtroppo dato risultati concreti. Tuttavia, gli strumenti informatici messi a punto e l'approccio di compilazione del questionario EPIC online consentono un'acquisizione dei dati piuttosto rapida ed efficace e il CROB potrebbe sicuramente utilizzare l'approccio sviluppato in questo studio per estendere l'acquisizione di dati epidemiologici sulla relazione fra alimentazione e tumori. I dati raccolti confermano tuttavia una scarsa adesione alle raccomandazioni nutrizionali della SINU, un'incidenza relativamente elevata delle condizioni di sovrappeso e altre condizioni collegate ad uno stile di vita scorretto (scarsa attività fisica), confermando l'importanza di campagne informative sui temi della corretta alimentazione. Ringraziamenti Gli autori ringraziano il Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità che ha finanziato il progetto di ricerca, tutti i partecipanti allo studio per l importante ruolo svolto nella valutazione delle abitudini alimentari della popolazione della Basilicata e la Dott.ssa Sara Grioni per l elaborazione dei questionari alimentari. Il questionario EPIC è stato sviluppato grazie al contributo dell Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC). 11
12 Bibliografia Krakauer, N. Y., & Krakauer, J. C. (2012). A New Body Shape Index Predicts Mortality Hazard Independently of Body Mass Index. PLoS One, 7(7), e doi: /journal.pone Pala V, Sieri S, Palli D, Salvini S, Berrino F, Bellegotti M, Frasca G, Tumino R, Sacerdote C, Fiorini L, Celentano E, Galasso R, Krogh V. (2003) Diet in the Italian EPIC cohorts: presentation of data and methodological issues. Tumori Nov- Dec;89(6): Pisani P, Faggiano F, Krogh V, Palli D, Vineis P, Berrino F. (1997) Relative validity and reproducibility of a food frequency dietary questionnaire for use in the Italian EPIC centres. Int J Epidemiol. 26 Suppl 1:S Salvini S, Parpinel M, Gnagnarella P, et al. (1998) Banca dati di composizione degli alimenti per studi epidemiologici in Italia. IEO Carnovale E, Marletta L. (2000) Tabella di composizione degli alimenti. INRAN Lindström J and Tuomilehto J. The Diabetes Risk Score: A practical tool to predict type 2 diabetes risk. Diabetes Care March : Vitale M, Schiano di Cola R, Giacco A, Parente E, Riccardi G, Giacco R. A simplified 9- item screening tool to assess adherence to the traditional Mediterranean diet. (Under Revision) SINU (2012) Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana. Revisione
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