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1 Conservare lo spirito dell infanzia Dentro di sé per tutta la vita Vuol dire conservare la curiosità di conoscere Il piacere di capire La voglia di comunicare (Bruno Munari) CITTÀ DI VERCELLI Settore Politiche Sociali Unità operativa Asili Nido La nostra idea di bambino... Principi pedagogici guida degli asili nido della città di Vercelli CITTÀ DI VERCELLI Settore Politiche Sociali Unità operativa Asili Nido SETTORE POLITICHE SOCIALI Unità Operativa Asili Nido P. zza Municipio, Vercelli Tel Coordinamento Tecnico Pedagogico a cura di: Claudia Ottella 12

2 Pagina 2 Pagina 11 I percorsi formativi per le educatrici L attività di formazione realizzata nel corso degli ultimi anni ci ha portate riflettere e a condividere insieme alle colleghe sul modo con cui ognuna di noi pensa e agisce la quotidianità al nido: i percorsi formativi realizzati ci hanno permesso da un lato mettere in rete, far interagire la ricchezza di esperienze presenti nei nostri nidi, di realizzare scambi e confronti con altre realtà presenti sul territorio nazionale, per conoscere progetti educativi all avanguardia e infine di coniugare tutti questi elementi con il patrimonio di conoscenze già acquisito in passato. Un lavoro intenso, di cui abbiamo messo le basi, che proseguirà durante l anno, e che crediamo possa portarci a riqualificare e a far emergere le potenzialità di ogni nido. In queste pagine vogliamo riportare alle famiglie le esperienze che hanno caratterizzato questo percorso formativo, e che danno valore alle idee e alle modalità di lavoro che ogni giorno nell impegno quotidiano con i bambini verranno messe in atto. anno; L obiettivo del coinvolgimento delle famiglie viene perseguito quotidianamente attraverso la condivisione con queste delle attività che giorno per giorno il bambino realizza al nido: con ciò si intende o f f r i r e ai genitori la possibilità di sviluppare una sempre maggiore consapevolezza e conoscenza d e l l a vita del proprio bambino al nido, in modo da accrescere il rapporto di continuità pedagogica nido-famiglia. La condivisione dell intero progetto educativo e dei principi pedagogici che guidano l agire quotidiano del personale all interno del servizio, avviene inoltre attraverso la richiesta alle famiglie di partecipare attivamente alla ricerca dei materiali che vengono utilizzati nelle diverse attività, contribuendo attraverso tale processo a condividere e rafforzare la pedagogia del nido. Le educatrici 2 11

3 Pagina 10 Pagina 3 La relazione con le famiglie Noi consideriamo le relazioni la fondamentale strategia organizzativa del nostro sistema educativo (L. Malaguzzi) Sommario Il bambino, fin dall inizio della sua esistenza, costruisce la propria conoscenza attraverso le interazioni: il nido, come struttura educativa quindi, non può vedere il bambino come essere isolato dagli altri, ma deve porre attenzione all intero sistema che ruota attorno a lui. Il nido, si propone di costruire una costante collaborazione con le famiglie al fine di creare, sostenere e alimentare la continuità di valori, punti di vista e risorse. Lo scambio relazionale tra nido e famiglia dà maggior forza all attività educativa. I percorsi formativi delle educatrici p.2 Il Nido come sistema educativo p.4 Il bambino p.5 L ambiente p.6 I materiali p.8 La relazione con le famiglie p.10 Nel corso dell anno la partecipazione delle famiglie si concretizza attraverso: L organizzazione di assemblee di presentazione del servizio all avvio dell anno di attività; L organizzazione di incontri di sezione o di colloqui individuali tra educatrici e famiglie; La partecipazione attiva attraverso i Comitati di Gestione La realizzazione di momenti di festa in diversi momenti dell 10 3

4 Pagina 4 Pagina 9 Il Nido come sistema educativo L asilo Nido è un servizio socio educativo che risponde a bisogni educativi e sociali: da quando è stato istituito fino ad oggi la sua fisionomia e le sue caratteristiche si sono progressivamente modificate, assumendo sempre più una connotazione educativa. L identità del nido, inteso come sistema educativo, può essere definita sulla base di alcuni concetti chiave che ne definiscono la realtà: Il bambino, ovvero il soggetto e l attore principale di ogni azione realizzata al suo interno; L ambiente, ovvero lo spazio dell esperienza dei bambini, visto non solo come contenitore, ma come elemento qualificante nella costruzione del progetto educativo; I materiali, ovvero un progetto educativo che permette al bambino di scegliere liberamente le proprie piste conoscitive, che gli permette di entrare in relazione con i materiali attraverso tutti i sensi, e gli permette di organizzare in autonomia le informazioni; Le relazioni, ovvero il nido inteso non come sistema chiuso, ma quale sistema aperto, espressione di valori, portavoce di una cultura, strumento di sostegno e condivisione con le famiglie. famiglie, vogliamo permettere ai bambini di scoprire cose nuove, sviluppando tutte le loro potenzialità creative, sensoriali e logiche. Laboratorio delle trasparenze La collaborazione con il centro ReMida La realizzazione degli infiniti percorsi di scoperta dei materiali insieme ai bambini è possibile grazie anche alla collaborazione e al prezioso contributo del centro ReMida di Biella: questo è un l uogo in cui si promuove l idea che gli scarti industriali siano risorse, dove, lontani dalla filosofia del preconfezionamento, i materiali prendono nuova vita e diventano ciò per cui non erano stati pensati. I materiali sono il pretesto educativo e formativo di ogni esperienza all interno del centro; essi escono dai circuiti legati alla produzione e all economia ed entrano con ritrovata dignità in contesti educativi e didattici, l educazione alla creatività è, infatti, uno degli elementi fondanti di tutto il pensiero remidiano. 4 9

5 Pagina 8 Pagina 5 I materiali Gli oggetti offrono all immaginario un rapporto molto più solido delle parole: si possono guardare, toccare, maneggiare, ricavandone numerosi suggerimenti (G. Rodari) Nell ambito delle attività quotidiane che si svolgono all interno dei laboratori ai bambini vengono messi a disposizione materiali che permettano loro di creare percorsi liberi e creativi: significa che abbiamo un idea di bambino costruttore della propria esperienza e della propria realtà. I materiali più semplici, di uso quotidiano, se esplorati attentamente offrono infinite possibilità di scoperta e creano un ambiente ricco di elementi che suscitano attività di esplorazione e di ricerca: i materiali scelti devono creare interesse e curiosità, provocare attenzione e stimolo, accrescere la creatività e il pensiero progettuale nei bambini. I bambini hanno la necessità di inventarsi e costruirsi da sé il mondo oggettuale senza doverlo prendere già dotato di significato dagli adulti: nella nostra società essi sono sommersi di giocattoli precostruiti che sono riproduzioni in formato ridotto di oggetti degli adulti, e perdono la capacità di sviluppare la propria creatività; attraverso l u so di materiali naturali e di recupero, nel reperimento dei quali coinvolgeremo anche le Il bambino Negli ultimi ann l immagine del bambino e delle sue competenze ha subito una profonda trasformazione, creando un contesto di rinnovata consapevolezza delle capacità che i bambini esprimono, già nei primi anni di vita, in relazione allo sviluppo delle loro esperienze e conoscenze. Questa maggiore consapevolezza ci deve portare di conseguenza ad una revisione della funzione educativa dell adulto: che deve diventare in grado di offrire al bambino contesti di esperienza organizzati, ricchi e vari, tali da meglio corrispondere alle straordinarie potenzialità sociali e conoscitive delle bambine e dei bambini. Presupposto indispensabile per realizzare un intervento educativo è quello della massima fiducia nell interesse spontaneo del bambino, nel suo impulso naturale ad agire e a conoscere. Il nostro bambino è un bambino protagonista attivo della propria crescita e del proprio sviluppo, un bambino curioso verso il mondo delle cose, un bambino quale soggetto competente, non solo fruitore, ma attore di ogni esperienza. Nel nostro lavoro quotidiano crediamo fermamente che il bambino impara usando tutti i suoi sensi e apprende solo facendo e lavorando

6 Pagina 6 Pagina 7 L ambiente Una parte importante del lavoro dell educatore consiste nella capacità di cercare materiale da mettere a disposizione dei bambini e nella capacità di organizzare l ambiente del nido. Anche le relazioni che si instaurano sono fortemente condizionate dalla qualità dei contesti organizzativi e fisici: l evento educativo si radica nello spazio e da questo ne è influenzato. I bambini con lo spazio hanno poi un legame affettivo ed emotivo più intenso rispetto agli adulti: possiedono sensibilità e competenze percettive molto elevate perché vivono lo spazio con tutto il corpo e gli attribuiscono senso attraverso odori, suoni, stimoli visivi. Nel nido progettiamo luoghi e in modo particolare progettiamo luoghi abitati: i luoghi sono più ampi degli spazi perché contengono pensieri e ricordi. Infine l idea di bambino che accogliamo al nido è quella di un bambino competente, impegnato, partecipe. interpretare la realtà attraverso i sensi: attraverso di essi i bambini costruiscono ed elaborano la propria conoscenza. L ambiente del nido deve essere quindi un luogo capace di sostenere ad alimentare le percezioni sensoriali, non tanto nel senso che debba essere sovraccarico di stimolazioni, quanto invece che ogni spazio deve essere correlato di valore sensoriale. Per tutti questi motivi una parte importante del nostro lavoro educativo è dedicato alla ricerca di soluzioni innovative per gli spazi del nido, alla proposta ai bambini di esperienze sensoriali che essi possano poi ritrovare nella quotidianità dell ambiente, in modo tale da permetter loro di sviluppare liberamente la loro conoscenza. Il giardino zen Attività al tavolo luminoso I bambini e le bambine nascono con una grande capacità genetica che gli permette di esplorare, discriminare, 6 7

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